tribunodellaplèbe Nell'antica Roma, denominazione attribuita ai capi dellaplebe eletti annualmente, istituiti nel 494 a.C. Il potere dei t. della p., fondato su giuramento di fedeltà dellaplebe stessa, [...] , poiché essi potevano invalidare atti o sentenze dei magistrati ritenuti lesivi dei diritti di un plebeo, nonché riunire i concili dellaplebe e promuovere i plebisciti. Quando questi (legge Ortensia, ca. 287 a.C.) furono equiparati alle leggi, i t ...
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Parte del popolo di Roma antica che non godeva di tutti i diritti cittadini di cui era investito il patriziato.
La divisione della cittadinanza in patrizi e plebei traeva origine, secondo gli antichi, [...] dalla comunità romana. L’elemento motore di questa organizzazione fu il tribunatodella p., istituito nel 5° sec. (data tradizionale: 494 a. plebea.
La delibera adottata dall’assemblea dellaplebe, il plebiscitum, fu inizialmente espressione ...
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Uomo politico e generale romano (138-78 a. C.). Iniziò la carriera agli ordini di C. Mario, distinguendosi nella guerra giugurtina (107) e in quella cimbrica (101); altri successi colse in seguito nella [...] di molto l'importanza dei censori e limitò gravemente i poteri costituzionali dei tribunidellaplebe; stabilì un più rigido controllo sui funzionarî e al governo delle province provvide per lo più ricorrendo a promagistrati; riordinò in maniera ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] i magistrati (consoli, pretori ecc.) e in particolare i tribunidellaplebe. Un secondo modello si delineò per opera dell’attività interpretativa svolta, sulla base della legge delle dodici tavole, dapprima da esponenti del collegio sacerdotale dei ...
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Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribunidellaplebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una [...] il Cristo apocalittico. Risultano presto caratterizzate le figure di s. Pietro (con corta barba bianca, suo attributo sono le chiavi della Chiesa) e di s. Paolo (con lunga barba bruna e la spada) e gli Evangelisti, distinti mediante i quattro simboli ...
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In Roma antica, il luogo alle pendici del Campidoglio, all’angolo nord del Foro, dove si adunavano i cittadini divisi per curie. La parola (al pl. comitia) passò poi a significare le assemblee dell’intero [...] scita (dal 287 a.C. parificati alle leggi), a esse spettava l’elezione dei tribunidellaplebe e degli edili plebei.
I c. furono espressione caratteristica dello Stato cittadino e quando, con l’estensione del territorio romano, fu impossibile a gran ...
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SENATO
Plinio FRACCARO
Pier Silverio LEICHT
Francesco ROVELLI
. Il Senato Romano. - I tre elementi originarî dello stato romano sono il re, il consiglio degli anziani (senatus) e l'assemblea popolare. [...] , 23, 5 seg.) e poi per legge; agli ex-edili plebei nell'età graccana, e poco dopo, con un plebiscito Atinio, agli ex-tribunidellaplebe e con Silla ai questori. Silla elevò perciò a 20 il numero dei questori e l'entrata in senato dipese dopo di lui ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] contro la sentenza di quello inferiore, e all'intercessio, che fino allora aveva avuto luogo, specie da parte dei tribunidellaplebe contro la decisione del privatus iudex, si sostituì l'appellatio. Il giudice d'appello giudicava ex novo la causa e ...
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GENOVA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe ANDRIANI
Piero BAROCELLI
Orlando GROSSO
Alfredo SCHIAFFINI
Tammaro DE MARINIS
Francesco TOMMASINI
Claudia MERLO
Vito Antonio Vitale
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Città della Liguria.
Sommario: [...] una serie di misure per rioccupare la città, ed ebbe naturalmente l'aiuto dei nobili. Abbandonata la magistratura dei tribunidellaplebe, i difensori per unificare i poteri ricorsero allora alla nomina di un doge, Paolo da Novi, tintore, agiato e ...
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Di nobile famiglia patrizia che riteneva di risalire a Iulo, figlio di Enea, nacque il 13 luglio 102 a. C., da Gaio Giulio Cesare e da Aurelia, consoli Gaio Mario, suo zio materno, e Q. Lutazio Catulo; [...] la forza armata (cioè a restare fuori d'ogni legge) per dominare Roma. Invece l'autorità sacrosanta dei tribunidellaplebe rendeva inviolabile la sua persona e gli dava modo di proibire gli atti dei magistrati senza che nessuno potesse fare ...
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tribuno
agg. [dal lat. tribunus, der. di tribus «tribù», formatosi come agg. nella locuz. magistratus tribunus «magistrato della tribù»]. – 1. Nell’antica Roma, denominazione di varî magistrati, funzionarî e ufficiali, le cui funzioni erano...
plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...