Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] fatto che, nonostante le critiche anche accese, dopo quasi pontificato, e destinata all'uso pubblico, fu l'impianto dell'Acqua Paola che riforniva genealogico, alla nobiltà cittadina, acquisirono per ragioni di matrimonio rapporti di parentela più o ...
Leggi Tutto
L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] criticidell’ultimo cinquantennio
Nel 1950 Maurilio Adriani rivendica la storicità dell comoda e sintetica, non sempre chi ne fa uso è consapevole dei motivi per cui la si usa , costituite in tempi passati. Ragione per cui anche gli studiosi più ...
Leggi Tutto
Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] il quale non ci sarebbe nessuna ragione di applicare questo testo alle cinque . Cercò invano tra gli alfabeti in uso nelle altre lingue, inviò discepoli nei , da un’analisi criticadelle principali fonti l’evangelizzazione dell’Armenia non appare quel ...
Leggi Tutto
Il 311: l’editto di Serdica
Joachim Szidat
Per la politica interna dell’Impero romano e per il ruolo che il cristianesimo assume all’interno di questa realtà statuale, gli anni 310 e 311 rappresentano [...] .
Segue un’ampia illustrazione delleragioni («siquidem...») per cui i .
27 A questo proposito, risulta critico Th. Grünewald, Constantinus Maximus Augustus, all’osservanza della disciplina, riduce in modo significativo (ita ut) l’uso dei luoghi di ...
Leggi Tutto
Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] un’altrettanto chiara valutazione criticadella personalità di Costantino, interessato «sacrificare a quella che immaginava fosse la ragion di stato e il proprio dovere imperiale» ancor maggiore di quella che usò verso la Chiesa di Costantinopoli ...
Leggi Tutto
Edward Gibbon. Costantino nella History of the Decline and Fall of the Roman Empire
Heinrich Schlange-Schöningen
The History of the Decline and Fall of the Roman Empire di Edward Gibbon, pubblicata [...] ciò si apre una serie di critiche con le quali Gibbon giudica la pp. 3-19, in partic. 7-8. Sull’usodelle fonti da parte di Gibbon si veda A. Momigliano, Gibbon le azioni di Costantino erano guidate dalla ragione e non dal risentimento. Egli persisté ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il fascismo e la preparazione della guerra: tecnici e politici
Nicola Labanca
Economia armata
Nel 1938, quando ancora la Seconda guerra mondiale non era stata scatenata dai regimi fascisti, in Italia [...] , l’organizzazione industriale e l’usodella tecnologia erano centrali: si pensi ambiti, radicalizzandone le criticità piuttosto che sfruttarne i per due ragioni: l’affinamento tecnologico-qualitativo, proprio nel cruciale periodo della seconda metà ...
Leggi Tutto
La massoneria
Anna Maria Isastia
La storia della rinascita della massoneria in Italia, dopo la lunga parentesi della Restaurazione, quando le logge (l’unità di base di un’organizzazione massonica) erano [...] dell’azione dei massoni, facendo largo uso di fonti come «L’Osservatore Romano», secondo il quale «ispiratrice, autrice della momenti diversi della vita, critici feroci dell’istituzione e italiano dalla rivista «La Ragione» pubblicata a Torino dal ...
Leggi Tutto
L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] precedenti o successivi a quel punto. L’uso di ‘era’ associato al nome di risale alla critica d’arte della fine dell’Ottocento. della parola di Cristo di contro alla sclerosi e alle deviazioni della fede diventata istituzione sia, a maggior ragione ...
Leggi Tutto
Costantino il Grande a Mosca dai Rjurikidi alla dinastia dei Romanov
Marcello Garzaniti
La figura dell’imperatore Costantino ha segnato le principali tappe della Moscovia e dell’impero russo. Per la [...] metropoliti l’uso del klobuk bianco che, secondo la tradizione, era stato realizzato secondo le «disposizioni dell’imperatore Costantino» e ne ricordava la speciale autorità43. Il suo atteggiamento critico nei confronti della gerarchia ecclesiastica ...
Leggi Tutto
ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...