Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] per soddisfarli. Questo volontarismo psicologico, tipico di T. Hobbes e D. Hume, si può ritrovare anche nell’utilitarismo di J. Bentham. Diverso è il volontarismo metafisico, che sorge sulla base di quello psicologico estendendone le peculiarità ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] della memoria, dell'associazione, della riflessione, dell'astrazione. Contro l'innatismo Locke, D. Hume e poi la corrente dell'utilitarismo e dell'associazionismo dell'Ottocento inglese (J. Bentham, J. e J.S. Mill, A. Bain) ricondussero l'intera ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Alchimia
Didier Kahn
Alchimia
Agli inizi del XVII sec. l'alchimia è una disciplina in cui sono presenti orientamenti distinti, anche se in relazione [...] speranza di rinsanguare le casse del regno, o di guarire un male che la medicina ortodossa non sa curare; un utilitarismo che spinge a favorire gli aspetti più tecnici dell'alchimia ‒ arti del fuoco, giardini botanici, giacimenti minerari ‒ e che si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Scienza e filosofia: Geymonat e Preti
Massimo Mugnai
La valorizzazione del pensiero scientifico in funzione antidealistica
Nell’immediato dopoguerra, a partire all’incirca dal 1945, Ludovico Geymonat [...] riferimento alla prassi comporti l’identificazione della sua posizione con una qualche forma di pragmatismo o di utilitarismo. Un punto centrale delle sue riflessioni, infatti, consiste nel tentativo di salvaguardare il convenzionalismo nella scienza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] prepotenza infantile, la grettezza dei ceti non educati, la devianza, l’egoismo di classe aristocratico e la dottrina dell’utilitarismo classico). Diversamente che in Spencer, per il quale l’altruismo non è affatto funzionale alla società, anzi è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Carla De Pascale
Fu lo stesso Romagnosi a definire la propria riflessione matura una «civile filosofia», entro la quale si individuano i due temi principali della ‘Costituzione’ [...] , ma è meta che può essere raggiunta solo collettivamente, Romagnosi fa ricorso a una formulazione tipica dell’utilitarismo settecentesco – il fine è la «massima felicità distribuita nel maggior numero» –, non senza tuttavia tentare di conferirgli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e [...] -ammonimento che il nostro autore fa, e riprende più volte, non dev’essere interpretata come un’esaltazione dell’utilitarismo, bensì come categoria pratica della politica che unisce il fine del principe con quello del mantenimento dello Stato e ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] l’influenza teorica del giusnaturalismo iniziò a declinare, per effetto congiunto dello storicismo tedesco, dell’utilitarismo inglese e del positivismo francese. In contrapposizione al giusnaturalismo cominciò quindi a delinearsi una nuova concezione ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] giustizia, e in particolare dell'eguaglianza delle condizioni di partenza e delle opportunità.
Nella sua critica all'utilitarismo J. Rawls riprende in forma modificata l'idea contrattualistica e sviluppa una propria teoria della giustizia ispirata a ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] svolgimento, l'altro momento o grado ideale della giustizia e della morale. Nell'etica, una polemica incessante contro l'utilitarismo, con la correlativa considerazione del pudore o coscienza morale, quale fonte di tutte le virtù. Nella filosofia del ...
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utilitarismo
s. m. [der. di utilitario]. – Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definisce tuttavia nel sec. 18° e trova in Jeremy Bentham...