Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] Tale scelta di comodo non deve tuttavia far dimenticare il valore delle parole, queste sì non ambigue, rivolte contro un è apparenza sancendo «l’incomprensibilità delle cose tutte, e l’assoluta ignoranza dello spirito umano su tutti gli oggetti in sé» ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] ragione e della natura, con esiti spesso eversivi dei valori etici e culturali della tradizione cristiana.
La vita
Nato si conserva nella propria rigida regolarità, la potenza libera e assoluta di Dio resta, di fatto, inattiva e priva di effetti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Rosmini-Serbati
Luciano Malusa
Antonio Rosmini-Serbati viene considerato il maggior filosofo italiano dell’Ottocento. Quale che sia il giudizio sul richiamarsi del suo sistema filosofico alla [...] . Tutte le cose sono enti, e quindi beni. La misura del valore o della bontà d’ogni cosa è diversa, a seconda che si usi connaturati e inalienabili. Il padre-signore non è sovrano assoluto nella famiglia se non perché naturalmente ha creato l’unità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] per la società reca implicito un riconoscimento concreto del valore della ‘parte pratica’ della filosofia naturale.
Già punto di vista del discorso umano, del rapporto tra essere assoluto ed essere contratto, tra Uno e molteplice, tra il principio ...
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Politica e mito
Dino Cofrancesco
di Dino Cofrancesco
Politica e mito
Il mito politico e la filosofia politica moderna
In prima approssimazione il mito politico è una forma di legittimazione del potere [...] specialistico. La ragione, intesa dapprima come organo dell'assoluto e, in seguito, con più limitate pretese, come me stesso. Di qui la drammaticità della scelta, che non è tra valori diversi e alternativi - ad esempio, tra la libertà e l'eguaglianza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] nel senso che
esso nega l’esistenza della verità assoluta, per così dire imposta apoditticamente e universalmente dalla ragione , la vera credenza in Dio, è la credenza nella realtà di valori morali e spirituali» (p. 167). Ed è su queste basi ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] Herder sostiene che ogni epoca e ogni nazione possiedono un valore autonomo e incomparabile, ma nel contempo ciascuna di esse del popolo' che si pone in immediato contatto con l'assoluto e in totale autonomia nei confronti degli altri 'spiriti'. Poco ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] piano; così, negli scritti di Simplicio s’incontrano spesso giudizi di valore e tutta una serie di epiteti tradisce l’esistenza di una gerarchia relativista; Stratone pensava invece allo spazio come assoluto, vale a dire a un vuoto potenziale ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] la solidarietà d'interessi tra la Santa Sede e i regimi assoluti, legati tutti al predominio austriaco in Italia" (v. Jemolo, filosofia che si voleva laica ma anche attenta al valore etico del cristianesimo, indica bene quale mutamento di sensibilità ...
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Bellezza
Pavel Machotka
Il termine indica la qualità di ciò che appare o è ritenuto bello; è un derivato dell'aggettivo bello, a sua volta dal latino bellus, "carino, grazioso", propriamente diminutivo [...] risultati si è portati a concludere che la preferenza per i valori intermedi ha per la specie un'utilità che va al di essere introdotta e rivendicata la varietà individuale, espressa con assoluta chiarezza nel concetto di personalità, che è qualcosa ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...