Stato dell’Asia sudorientale. Posta al centro dell’Indocina, è limitata a O e a N dal Myanmar, a N e a E dal Laos, a SE dalla Cambogia; a S tocca la Malaysia peninsulare (Penisola di Malacca) sull’Istmo [...] con un tono medio, basso, discendente, alto o ascendente. I tempi e i modi dei verbi sono resi mediante l’impiego di particelle e di forme ausiliari. La lingua thai è stata molto influenzata dal sanscrito e dal pāli in conseguenza della diffusione ...
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Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] e ha sapore arcaico la -e nel plur. imperf. dei verbi forti. Il futuro e il condizionale si esprimono con l'infinito retto dal pres., e rispettivamente dall'imperf., degli ausiliarî ville "volere" e skulle "dovere". Dalla coniugazione medio-passiva ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] l’oggetto (➔ accusativo preposizionale), mentre accordo del participio con l’oggetto e alternanza degli ausiliari sum e habeo (➔ ausiliari, verbi) tendono a correlarsi alla marcatura del soggetto, con sviluppo di clitici soggetto obbligatori e del ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] e in alcuni casi si estende anche al ➔ genere (per es., coi verbi intransitivi e passivi coniugati nei ➔ tempi composti e con quelli copulativi):
(15 assenza ~ presenza di opposizione tra gli ausiliari perfettivi avere ed essere; marcatura dell’ ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] ’, un altro verbo (ausiliare, modale o aspettuale, di moto a luogo, fare causativo e lasciare), la scelta dell’ospite non sempre rispecchia la struttura argomentale.
Sono sempre ospiti gli ausiliari, fare causativo e lasciare:
(13) ausiliari:
a. l ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] organizzazione sintattica dell’enunciato. La negazione rimane davanti al verbo come nell’italiano dei nativi, gli avverbi di fase e i focalizzatori si spostano gradualmente dopo copula e ausiliari (è sempre così, invece che quele amici sempre prendi ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] , preposizioni, anche articolate, forme atone di pronomi, ausiliari: ➔ clitici) che hanno autonomia accentuale solo in , precìpitino), oppure sono forme ottenute legando un clitico a un verbo sdrucciolo (ìndicami, a meno che l’unione non causi la ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] , caso, senso, gente, discorso; tra i verbi (esclusi gli usi ausiliari): essere, fare, dire, andare, avere, sapere .
La vaghezza semantica è evidente non solo nell’uso dei nomi e dei verbi, ma anche nell’uso di modificatori; si noti ad es. l’uso di ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] ha la seguente struttura: una forma del presente indicativo dell’ausiliare (essere o avere; ➔ ausiliari, verbi) + participio passato del verbo lessicale, eventualmente accordato per ➔ genere e ➔ numero (➔ accordo):
(1) i giovani hanno mangiato
(2 ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] un avvenire più meglio), la ristrutturazione nell’➔accordo (strade grande) e gli scambi degli ausiliari (ho venuto, si hanno sviluppate; ➔ ausiliari, verbi).
Gli elementi lessicali sono spesso da ricondurre ad aree dialettali specifiche (calabr. una ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
ausiliario
auṡiliàrio agg. e s. m. [dal lat. auxiliarius, der. di auxilium «aiuto»]. – 1. agg. Che è di aiuto: forze, truppe a.; libri a., tutti quei libri o scritture contabili di imprese commerciali che servono di preparazione o di svolgimento...