I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] .
Come si è detto, in più contesti sia andare che venire hanno funzione di verboausiliare (➔ ausiliari, verbi), sia con il participio passato sia con il gerundio e l’infinito:
andare venire
participio ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] ); resta invece instabile l’accordo del ➔ participio passato all’oggetto nelle forme composte con l’ausiliare avere e con i verbi pronominali (ma ho fatto la spesa, mi sono bevuto una bibita e grazie per averci seguito sembrano prevalere rispetto ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] di supporto (Serianni 1997). Funzioni assimilabili a quella di ausiliare sono svolte dai verbi modali (➔ modali, verbi) e da un numero ristretto di verbi che entrano nella costituzione di perifrasi verbali con valore prevalentemente tempo-aspettuale ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] 42 b.):
(42)
a. di ragazzi, *ne hanno giocato molti ieri
b. *giocato / giocata Maria
I verbi inaccusativi scelgono, invece, l’ausiliare essere, accordano il participio passato col soggetto (43 a.), riprendono con ne un soggetto quantificato pre- e ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] se non sei pazzo, prima o poi ti ci fanno diventare), e soprattutto di ci ‘attualizzante’ davanti al verbo avere non ausiliare (ci ho fame); questo tratto è ormai proprio del neostandard, ma pare effettivamente di origine romana o comunque centrale ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] e del Sassarese:
(15) antipatica che sei
(16) buono che è questo pane
È da segnalare, infine, l’uso come ausiliare (➔ ausiliari, verbi) di volere, impiegato con il participio passato per indicare necessità e dovere (come accade anche in Campania e in ...
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Verbi psicologici è un’etichetta generale che indica un gruppo di verbi che denotano processi mentali di varia natura e tipo (percezione, sensazione, emozione, ecc.), quali amare, pensare, spaventare, [...] se pronominalizzato (gli in 3).
Nei ➔ tempi composti i verbi delle classi I e II hanno l’ausiliare avere, come i verbi transitivi (➔ ausiliari, verbi; ➔ transitivi e intransitivi, verbi); i verbi della classe III, invece, hanno essere, in linea con ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] al ➔ sostrato dialettale l’uso di si per ci con i verbi riflessivi o intransitivi pronominali: si abbiamo divertiti «ci siamo divertiti» (dove va anche notato l’ausiliare avere per essere: si aveva lamentato «si era lamentato»). Per l’➔imperativo ...
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I pronomi riflessivi sono una sottoclasse di ➔ pronomi personali (➔ personali, pronomi) che hanno alcune proprietà: (a) indicano identità tra l’agente e il paziente di un predicato a due ➔ argomenti (1) [...] lo devi → questo lo devi a te (stesso)
Quando il complemento del verbo indica possesso inalienabile (ad es., una parte del corpo: gamba in 6, osservato, inoltre, che nei ➔ tempi composti l’ausiliare è sempre essere, come si vede negli esempi ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...]
Se c’è un pronome atono, però, dovranno essere distinte due possibilità: se il clitico è anteposto, l’ausiliare richiesto sarà sempre quello del verbo retto: non ci sono potuto andare (*non ci ho potuto andare); se il clitico è posposto all’infinito ...
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ausiliare
auṡiliare agg. e s. m. e f. [dal lat. auxiliaris, der. di auxilium «aiuto»]. – 1. agg. Che è di aiuto: rifornimenti a.; milizie, reparti a.; vescovo a., lo stesso che vescovo coadiutore; verbo a. (o semplicem. ausiliare s. m.), verbo...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...