segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] o in un intervallo, valori positivi o negativi. Principio di permanenza del s. Se una funzione f(x) è continua e diversa da zero per x=x0, esiste un intorno di x, nel quale essa ha lo stesso s. che in x0.
Medicina
Alterazione anatomica o funzionale ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] e i suoi argomenti, fanno parte del sintagma nominale anche i determinanti, cioè articoli (determinativi, indeterminativi, ➔ partitivo e zero) e dimostrativi (➔ dimostrativi, aggettivi e pronomi), e i ➔ quantificatori.
In italiano, come si è detto, i ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] a sé gli elementi nominali indispensabili (detti argomenti o, da Tesnière, attanti), in un numero che va da zero a quattro. Gli attanti sono rappresentati da sintagmi nominali o sintagmi preposizionali. Anche la valenza serve alla classificazione dei ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] (borchiato, bottonato, cinzato), cui si connettono molti neologismi in -tura (calandratura 1962);
(c) deverbali a suffisso zero (➔ deverbali, nomi; ➔ deaggettivali, nomi) come rammendo (anche con reimpiego di basi verbali d’uso comune: risvolto ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] diffuso in italiano, che – a differenza per esempio del francese o del tedesco – accetta il cosiddetto soggetto zero, vale a dire presente nella struttura sintattica ma non realizzato fonologicamente (➔ personali, pronomi; ➔ soggetto).
L’anafora per ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] : 275)
Una particolare manifestazione di questo comportamento dell’apposizione consiste nell’«uso di espansioni complementari a segno funzionale zero» (Mortara Garavelli 1971: 288), vale a dire di complementi circostanziali a cui è stata soppressa la ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] ] «piacere»; ma a Piacenza [pjaz];
(c) la terza, in [-er]: a Modena [arˈkojer] «raccogliere»; ma a Piacenza di nuovo desinenza zero: [kurː] «correre»;
(d) la quarta, in [-ˈir]: a Reggio [parˈtir]; ma a Piacenza [puˈli] «pulire».
Sul piano lessicale ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] (figure che consistono nel porre un ‘effetto di senso’ – semema – al posto di un altro capaci di modificare il grado ‘zero’ o basico delle parole come avviene con i tropi) e metalogismi (figure di pensiero che modificano il valore logico del segmento ...
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Verbi psicologici è un’etichetta generale che indica un gruppo di verbi che denotano processi mentali di varia natura e tipo (percezione, sensazione, emozione, ecc.), quali amare, pensare, spaventare, [...] grammar, Chicago - London, The University of Chicago Press, 1983-1990, 3 voll., vol. 2º.
Pesetsky, David (1995), Zero syntax. Experiencers and cascades, Cambridge (Mass.) - London, The MIT Press.
Rothmayr, Antonia (2009), The structure of stative ...
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lessico e formazione delle parole
Giulia Lemma
Maurizio Trifone
L’insieme sempre mutevole dei vocaboli di una lingua
Il lessico è il complesso di tutte le parole che le persone usano per comunicare [...] molte parole all’italiano. Sono termini del commercio (dogana, magazzino, quintale), termini delle scienze (alchimia, algebra, zero), parole riferite a cibi (albicocca, carciofo, melanzana, zucchero).
15°-17° secolo. Nel Cinquecento e nel Seicento ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...
zero emissioni
loc. s.le f. pl. Riferito ad attività, prodotto, fonte di energia senza emissioni di anidride carbonica o di gas serra; anche nella loc. avv.le a zero emissioni. ♦ Ci sono Paesi con città larghe in cui l'alternativa è reale...