Prodotto lattiero-caseario ricavato dalla ricottura del siero del latte (bovino o ovino) che residua dalla preparazione del formaggio.
Di origini antichissime, la r. veniva definita il formaggio dei poveri, perché sopperiva al fabbisogno nutrizionale delle classi meno abbienti, fornendo un alimento nutriente e di basso costo. Attualmente è largamente utilizzata per l’elevato contenuto in amminoacidi ad alto valore biologico e per la facile digeribilità. La composizione chimica e il valore nutrizionale della r. variano notevolmente con il tipo di siero utilizzato; i sieri derivanti da latte di pecora e di bufala danno le migliori rese quantitative e forniscono prodotti di qualità superiore a quelli di vacca. Per la sua preparazione, il siero, opportunamente acidificato, viene scaldato in caldaia sino a portarlo a circa 80 °C. Il prodotto ottenuto è la r. dolce; va consumata freschissima prima che intervenga la fermentazione lattica. Se si vuole ottenere un prodotto a lunga conservazione, si provvede alla salatura ottenendo la r. salata, che, se opportunamente stagionata, può essere anche utilizzata come formaggio da grattugia.