Economista e uomo politico francese (Parigi 1727 - ivi 1781). Controleur général delle Finanze sotto Luigi XVI (1774-76), varò riforme economiche di tipo liberale poi revocate per le resistenze dei ceti privilegiati. Tra i suoi scritti vi sono le Réflexions sur la production et la distribution des richesses (1766), che costituiscono uno dei primi tentativi di esposizione sistematica dell'economia politica.
Figlio di un agiato mercante normanno, che aveva raggiunto nella capitale l'importante carica di prevôt des marchands, si era avviato alla carriera ecclesiastica, compiendo gli studi nel seminario di San Sulpicio e nella facoltà di teologia della Sorbona. Ma nel 1751 T., con una decisione improvvisa, abbandonò gli studi teologici e si dedicò all'analisi dei problemi economici e sociali, entrando in relazione con gli enciclopedisti e i fisiocratici e stringendo amicizia con V. de Gournay. Nel 1752 divenne consigliere del procuratore generale e consigliere del parlamento di Parigi; dal 1753 al 1761 fu maîtres de requêtes. Intendente di Limoges (1761-74) e subito dopo controleur général delle Finanze, promosse la libera circolazione interna del grano, abolì le corporazioni d'arti e mestieri, sostituì la corvée royale in natura con una tassa generale in denaro, combatté la ferme générale, suscitando le proteste di numerosi nobili e proprietari terrieri. Costretto a dimettersi, i suoi provvedimenti vennero in gran parte revocati.
Nelle Réflexions sur la production et la distribution des richesses T. precorre alcuni dei più notevoli sviluppi del secolo seguente. Importante la sua teoria del capitale, secondo la quale l'interesse sul capitale è determinato dalla domanda (definita in base ai consumi e agli investimenti) e dall'offerta (legata all'accumulazione di capitali e quindi al volume del risparmio). Ulteriori contributi riguardano la tendenza del salario al minimo di sussistenza e l'andamento marginale della produzione al variare di un solo fattore. Tra i numerosi articoli, relazioni, discorsi, lettere aperte, si ricordano: Mémoires sur les prêts d'argent (1769); Lettres sur la liberté du commerce des grains (1770); Mémoires sur les municipalités (1776).