Uomo politico italiano (Monte S. Pietrangeli 1870 - Roma 1944). Sacerdote dal 1893, propugnatore di un maggior impegno politico dei cattolici, agì come voce critica nei confronti del conservatorismo delle gerarchie ecclesiastiche, cercando una conciliazione tra socialismo e dottrina sociale della Chiesa.
Già all'università iniziò la propaganda per un orientamento politico cattolico aperto ai più moderni problemi sociali e fondò (con G. Salvadori, F. Ermini, F. Crispolti, padre G. Semeria) la rivista Vita nuova. Si dedicava intanto attivamente, all'interno dell'Opera dei congressi, a svecchiare la mentalità conservatrice dei dirigenti delle associazioni cattoliche e chiedeva più chiaro impegno in difesa delle libertà costituzionali, a fianco dei repubblicani e socialisti, contro il governo liberale e conservatore (in particolare contro la politica di L. Pelloux); organo del movimento promosso da M. divenne la Cultura sociale fondata nel 1898. Questa battaglia, in cui M. si trovò a guidare tutti i «giovani», ebbe il suo risultato nelle dimissioni del presidente dell'Opera, G. B. Paganuzzi (1902), che rappresentava la corrente conservatrice. L'avversione della curia a un impegno politico dei cattolici in Italia, l'apertura di M. verso i fermenti modernistici (ma M. rimase sostanzialmente indifferente ai problemi posti dal modernismo sul terreno storico e apologetico) provocarono un grave contrasto: la Lega democratica nazionale, fondata da M. con l'adesione di molti democratici cristiani, fu condannata da Pio X (1906); M. fu sospeso a divinis (1907) e scomunicato nel 1909, l'anno stesso in cui era eletto deputato. L'influenza politica di M. andò decisamente diminuendo anche se alcuni suoi motivi operarono più tardi all'interno della democrazia cristiana. M. si dedicò poi al giornalismo politico. Un anno prima della morte rientrò nella Chiesa cattolica. Tra gli scritti, si ricordano: Battaglie d'oggi (4 voll., 1903-04); La politica clericale e la democrazia (1910); Dalla democrazia cristiana al partito popolare italiano (1920); L'ulivo di Santena - Note sulla conciliazione (1930); Democrazia cristiana (post., 1944).