(russo Rostov-na-Donu) Città della Russia (1.137.904 ab. nel 2020), capitale dell’oblast´ omonima (100.800 km2 con 4.254.421 ab. nel 2007), sulla riva destra del Don, a una quarantina di km dalla foce, in una regione densamente popolata. Nel 1926 si è fusa col sobborgo armeno di Nachičevan´ (fondato nel 1780 da profughi della Crimea). È centro commerciale dotato di buon porto. Attività industriali nei settori meccanico (cantieri navali; macchine agricole), alimentare, calzaturiero e della manifattura di tabacco. Collegata per ferrovia a Mosca sin dal 1869 e situata sul canale Volga-Don, R. è importante nodo di comunicazioni. È anche sede di un notevole museo d’arte e di antichità.
Fu fondata nel 1761 (subito dopo la presa di Azov) al tempo della zarina Elisabetta, ma sin dal 15° sec. la sua zona si trovava al centro di un intenso movimento commerciale. Nel 1869 fu collegata con Mosca dalla ferrovia e quindi con Baku, accrescendo la sua importanza commerciale. Soffrì durante la guerra civile (1919-20), ma poi si sviluppò in popolazione e industrie. Subì gravi distruzioni durante la Seconda guerra mondiale.
Centro nodale dell’organizzazione delle azioni militari russe contro Kiev durante il conflitto russo-ucraino esploso nel 2022, la città è stata occupata dal Gruppo Wagner nel corso della ribellione contro il potere centrale guidata da E. Prigožin.