Città dell’Inghilterra meridionale (45.000 ab. nel 2006), nel Wiltshire, 40 km a NO di Southampton; il centro, a pianta molto regolare con grandi vie che si tagliano ad angolo retto, sorge alla confluenza dello Wylye e del Bourne con l’Avon, sulla riva sinistra di quest’ultimo. Posta nella fertile piana che da essa prende nome, è mercato agricolo, con industrie alimentari, meccaniche e chimiche. Turismo.
Il nucleo primitivo di S. sorse, con il nome di New Sarum, nel 12° sec. e si sviluppò intorno alla cattedrale fondata nel 13° sec., dove fu trasferita la sede episcopale dalla vicina Old Sarum. Dotata da Enrico III di libertà e privilegi (1227), nel 14° sec. S. era l’ottava città del regno per numero di abitanti e un fiorente centro industriale. Rimase possesso dei vescovi fino al 1835.
Conti di S. La contea di S. fu creata intorno al 1149 e 1° conte ne fu Patrick; nel 1198, alla morte di William, 2° conte di S., passò al marito della figlia, William Longespée (m. Marlborough 1226), figlio naturale di Enrico II. Il 3° conte di S. comandò la flotta inglese che distrusse le navi di Filippo II di Francia a Gand (1213) e mandò a monte la minacciata invasione dell’Inghilterra. L’anno successivo fu tra i capi della spedizione contro Filippo, e fu fatto prigioniero. Di ritorno a Londra, consigliò al fratello di concedere la Magna Charta (1215). Dopo lo sbarco di Luigi VIII di Francia passò dalla parte francese; poi, per influenza di H. de Burgh, si volse verso Enrico III e rimase poi sempre schierato con il sovrano inglese. Gli successe (1226) il figlio William (1212 ca.-1250), che cadde a Mansura.
Rifiorita con William, 3° barone di Montagu, che conquistò l’isola di Man (1342), nel 1428 la contea andò per matrimonio a Richard Neville (1400 - Pontefract Castle 1460), conte del Westmorland, che avendo sposato Alice, figlia unica di T. Montagu 4° conte di S., ereditò il titolo dal suocero. Signore di vaste terre, Richard fu trascinato dal suo primogenito, duca di Warwick, nella lotta per il potere tra Somerset e il duca di York. Quando Enrico VI impazzì, il duca di York s’impadronì del potere, e con Warwick e S. dominò la politica del paese. La guarigione del re, di nuovo sotto l’influenza di Somerset, rese la guerra inevitabile: S. si batté ferocemente a Blore Heath e a Ludlow. Sconfitto, fuggì con Warwick in Francia. L’anno successivo (1460) però, con il figlio, riattraversava il canale, e il 2 luglio entrava a Londra, dove rimase, mentre il figlio muoveva verso Northampton dove sconfisse il re. Nel dicembre lasciò Londra con il cognato per combattere i lancasteriani. Battuto a Sandal Castle, fu preso e ucciso.
Il titolo di conte di S. fu fatto rivivere nel 1605 per Robert Cecil (Londra 1563 ca. - Marlborough 1612), figlio di William Cecil, lord Burghley; fu membro dei parlamenti del 1584, del 1586 e del 1588. Segretario di Stato di Elisabetta I (dal 1596) e poi di Giacomo I (1603), difese la casa regnante dall’influenza del conte di Essex (1601) avversando le prerogative del Parlamento.
Nel 1789 il titolo fu trasformato in marchesato. Robert Arthur Talbot Gascoyne-Cecil 3° marchese di S. (Hatfield 1830 - ivi 1903) dal 1853 fu deputato conservatore ai Comuni e dal 1868 alla Camera dei Lord. Segretario di Stato per l’India (1866-67), si dimise in quanto contrario al Reform bill proposto da J. Russell e accettato dal governo Disraeli. Di nuovo segretario di Stato per l’India (1874), al momento della crisi balcanica (1878) successe a Lord Derby come segretario di Stato. Leader del Partito conservatore dopo la morte di Disraeli (1881), primo ministro (1885-86), si oppose in seguito alla concessione della Home rule all’Irlanda da parte del governo Gladstone. Ancora primo ministro (1886-92; 1895-1902) e ministro degli Esteri (1887-92; 1895-1900), dopo la crisi di Fāshōda (1898) costrinse la Francia a riconoscere il dominio inglese sulla regione dell’Alto Nilo; nel 1902 concluse l’alleanza con il Giappone per contenere l’influenza russa in Estremo Oriente.