Somerset Contea non metropolitana dell’Inghilterra sud-occidentale (3451 km2 con 518.600 ab. nel 2006), che si affaccia a N sul Canale di Bristol. Il territorio è prevalentemente pianeggiante, mosso da alcune ondulazioni (quelle di Mendip Hills, dell’Exmoor Forest e di Quantock) e bagnato dai fiumi Parrett e Brue. L’agricoltura è alla base dell’economia (cereali, ortaggi e frutta); sulle alture prevalgono i pascoli (allevamento di ovini e bovini). Le industrie riguardano i settori alimentare, calzaturiero, cartario e dell’abbigliamento. Molto sviluppato il turismo. Capoluogo della contea è Taunton; Bath è nota stazione idrominerale.
Alla metà del 7° sec. la parte orientale del S. fu incorporata nel regno di Wessex. Con la conquista normanna il S. fu diviso in circa 700 feudi concessi a nobili normanni; la corona vi aveva ampi possessi, e così i vescovi di Winchester e di Coutances. Isolato, il S. non partecipò alle prime ribellioni baronali e alla guerra delle Due Rose. Vi ebbero invece luogo, nel 1547 e nel 1549, rivolte contro le «enclosures». Nella guerra civile del 17° sec. la contea, salvo Taunton, stette dalla parte del re, ma nel 1645 caddero tutte le sue fortezze, e i parlamentari s’impossessarono della regione.
Conti e duchi di S. Il titolo comitale fu conferito da Riccardo II (1397) a John Beaufort (1373-1410) e passò ai suoi 3 figli Henry (m. 1418), John (1404-1444) e, alla morte di questi, Edmund (n. 1406 ca. - St. Albans 1455). Durante la guerra dei Cento anni, Edmund combatté in Francia, ottenendo come ricompensa per la presa di Calais (1442) il titolo di conte di Dorset. Divenuto conte di S. alla morte del fratello, ottenne la luogotenenza in Francia (1446) e fu fatto duca. Ripresa la guerra, subì varie sconfitte, perdendo tutti i possedimenti inglesi in Francia, salvo Calais. Il favore di Enrico VI lo protesse dal risentimento popolare e dagli attacchi degli York, ma durante il primo periodo di follia di Enrico Riccardo di York lo fece rinchiudere nella Torre di Londra. Guarito il re, S. riprese il potere. Morì nella battaglia di St. Albans, la prima della guerra delle Due rose. Suo figlio primogenito, Henry, fu giustiziato dai partigiani degli York nel 1464; con il secondogenito Edmund si estinse la linea dei Beaufort (1471).
Il titolo tornò alla corona con Enrico VII; Enrico VIII lo conferì al figlio Henry Fitzroy (1519-1536). Nel 1547 divenne duca di S. Edward Seymour (1500 ca.-1552), che in quello stesso anno, alla morte di Enrico VIII, fu nominato protettore dal consiglio di reggenza. Tentò l’unione tra Inghilterra e Scozia ma, al rifiuto opposto dagli Scozzesi, li attaccò, sconfiggendoli a Pinkie Cleugh (1547). In politica interna, fautore delle tendenze estreme della Riforma, mostrò una certa simpatia per i moti sociali di quegli anni, in cui rivoluzione religiosa e spinte all’emancipazione economica venivano a fondersi. Dopo la vittoria di J. Dudley, conte di Warwick, mandato contro i contadini in rivolta, il consiglio insorse contro Edward Seymour, che nel 1550 fu chiuso nella Torre di Londra. Liberato, dopo poco fu nuovamente arrestato (1551), processato e mandato al patibolo su capi d’accusa provati con falsi documenti.
Nel 1613 divenne conte di S. Robert Carr (1590 ca. - 1645), che dopo la morte di Lord Salisbury (1612) aveva assunto le funzioni di segretario del re Giacomo I. Creato lord ciambellano (1614), si schierò dalla parte del conte di Northampton, leader dei cattolici, e del partito spagnolo, e conservò la sua posizione nonostante l’ostilità di uomini di Stato come Ellesmere; nel 1615, però, fu incolpato, con la moglie Lady Essex, di complicità nell’avvelenamento di sir Thomas Overbury. Fu rinchiuso nella Torre fino al 1624.
Dopo la Restaurazione, il titolo di conte e duca di S. tornò ai Seymour con William (1582-1660). Charles (1662-1748), 6° duca, e Algernon, 7° duca, lo detennero sotto gli ultimi Stuart e gli Orange. Alla morte di Algernon il titolo passò a un cugino, sir Edward Seymour; 12° conte di S. fu Edward Adolphus Seymour (1804-Stover Park 1885), 1° lord dell’Ammiragliato nel ministero Palmerston (1859-66).