Sarsina Comune della prov. di Forlì-Cesena (100,8 km2 con 3682 ab. nel 2008). Il centro è situato a 243 m s.l.m. nell’Appennino Tosco-Romagnolo, a breve distanza dalla confluenza nel Savio del Fanante, su un ripiano che domina la sponda sinistra del Savio.
Antica città umbra, patria di Plauto, fu conquistata dai Romani nel 266 a.C. Nel Medioevo ebbero dominio sulla città i vescovi con il titolo di conti di Bobbio. Presa nel 1406 dai Malatesta di Cesena, passò poi ai Malatesta di Rimini. Tenuta nei primi anni del 16° sec. da Cesare Borgia e dai Veneziani (1503), poi presa nel 1509 da papa Giulio II, S. nel 1519 fu data in feudo da Leone X ad Alberto Pio di Carpi. Da questa famiglia nel 1586 fu venduta insieme con Meldola agli Aldobrandini, dai quali passò in seguito ai Borghese, infine ai Doria Pamphili.
Della città romana sono stati individuati tratti delle mura, il foro e alcune case private; nel Museo archeologico, abbondanti testimonianze tra cui caratteristici mausolei a cuspide piramidale e statue di un santuario di divinità orientali.