scafo Nella costruzione navale, l’insieme di tutte le strutture che costituiscono il corpo di un galleggiante, qualunque ne sia il materiale (legno, acciaio, leghe leggere, materie plastiche, cemento armato) e qualunque ne sia la grandezza e il disegno; comprende l’opera viva, cioè la parte situata sotto il galleggiamento e la cui superficie esterna costituisce la carena, e la sovrastante opera morta. Nello s. si distinguono, con riferimento al piano longitudinale di simmetria, la parte dritta e la parte sinistra, secondo che, guardando verso prua, siano rispettivamente a destra e a sinistra; con riferimento alla sezione trasversale maestra, la parte prodiera e la parte poppiera, rispettivamente la parte anteriore (terminante con la prua) e quella posteriore (terminante con la poppa), oltre alla parte maestra, che è quella centrale dello scafo. Doppio s. S. metallico con doppio fasciame completo che origina una sorta d’intercapedine in grado di contenere, se non eliminare, l’inquinamento delle acque in caso di danneggiamento dello s. di moderne navi (navi a doppio s.) adibite a trasporto di carichi pericolosi (metaniere, petroliere ecc.); con altro significato, imbarcazione costituita da 2 galleggianti, uguali o no, disposti uno di fianco all’altro a una certa distanza, come le grandi piroghe a bilanciere dell’Indonesia, i pattini o mosconi, i catamarani.