Sciaffusa (ted. Schaffhausen, fr. Schaffhouse) Cittadina della Svizzera (34.076 ab. nel 2009), capitale del cantone omonimo, posta a 400 m s.l.m. sul versante di una collina che scende dolcemente verso la riva destra del Reno. Poiché la navigazione fluviale sul Reno si interrompe a S. a causa delle cascate, di straordinaria imponenza, situate poco a valle della città, questa è stata un importante centro di smistamento delle merci provenienti dal Lago di Costanza. L’utilizzazione dell’energia idroelettrica ha permesso un notevole sviluppo delle industrie (tessili, meccaniche, degli orologi, chimiche ed elettrotecniche).
È una delle città svizzere che ha meglio mantenuto l’aspetto medievale. Tra i monumenti: monastero benedettino di Allerheiligen (1049), aggregato a Hirsau; la chiesa (1104) a pianta basilicale colonnata, con transetto, coro rettangolare e cappelle laterali; il chiostro, in parte romanico (11°-12° sec.) in parte gotico (15° sec.). Sono inoltre da ricordare la collegiata di S. Giovanni (15°-16° sec.); la casa Zum Ritter, con facciata affrescata (1570 ca.) da T. Stimmer (affreschi sostituiti da una copia nel 1939). Sul colle prospiciente la città il forte Munot (16° sec.).
Sorse come mercato nell’11° secolo. Dopo la fondazione del monastero benedettino di Allerheiligen (1049), passò dal dominio dei conti di Nellemburg a quello del monastero (1080); nel 12° sec. tornò dipendente dell’Impero e, dal 1197 al 1218, fu data in feudo agli Zähringen. Nel 13° sec. godette di larga autonomia; dal 1330 fu sotto il dominio degli Asburgo fino al 1415, quando tornò città imperiale. Dopo aspre lotte con i nobili, nel 1411 gli artigiani erano riusciti a dare alla città una costituzione corporativa rimasta poi in vigore fino al 1798. Nel 1454, sotto la minaccia di un nuovo dominio austriaco e di una rivincita della nobiltà, si alleò con gli altri cantoni ed entrò stabilmente nella Confederazione Svizzera (1501). Nel 1527 aderì alla dottrina zwingliana.
Cantone di S. (299 km2 con 75.303 ab. nel 2009) Situato nella Svizzera settentrionale, confina a SE con i cantoni di Turgovia e Zurigo, e negli altri tre lati con la Germania. Il territorio è costituito nella parte centrale dall’Altopiano di Randen, che si abbassa dolcemente verso E e verso S e assai bruscamente verso la valle della Wütach. La popolazione, per la maggior parte di lingua tedesca e di religione protestante, è dedita all’agricoltura (cereali, vite, foraggi) e all’allevamento, ma soprattutto al turismo e all’industria (orologi, attrezzi agricoli, strumenti scientifici), che utilizza l’energia fornita dal Reno. I maggiori centri, oltre al capoluogo, sono Neuhausen e Thayngen.