Scioa (amarico Šawā´) Regione storica e poi, fino al 1991, entità amministrativa (85.316 km2), dell’Etiopia centrale. I suoi confini, che nel corso del tempo sono stati indicati in maniera diversa, coincidono a E con il fiume Awash, a SE con la fossa occupata dai laghi Zuai, Abiata, Shala e Langana, a SO con l’Omo e a NO con il Nilo Azzurro. La regione costituisce un lembo dell’altopiano etiopico, quasi ovunque superiore ai 2000 m; frequenti gli apparati vulcanici, ora estinti. Il clima medio è quello delle uoina degà, cioè un clima tropicale di altitudine, caratterizzato da temperature nel complesso uniformi, intorno ai 14-18 °C, senza differenze stagionali molto spiccate; la piovosità è notevolmente elevata, a carattere stagionale.
Gli abitanti dello S. sono prevalentemente Oromo, in parte musulmani, risaliti dal Sud a partire dal 16° secolo. La popolazione è sedentaria e vive disseminata in piccoli villaggi, dedicandosi all’agricoltura, all’allevamento e allo sfruttamento delle foreste. L’unica grande città è Addis Abeba, capitale dello Stato; tra gli altri centri sono da ricordare Ambo, Ancober, Addis Alem, Debra Berhan.
I più antichi ricordi storici dello S. riguardano una dinastia musulmana che regnò nei sec. 9°- 13°. Alla fine del 13° sec., il restauratore della dinastia etiope ‘salomonide’ Yecuno Amlàc, secondo la tradizione, si ribellò alla dinastia Zaguè appoggiato dallo Scioa. La nuova dinastia dovette favorire sia l’insediamento nello S. di elementi Amhara sia la diffusione del cristianesimo predicato nella regione, fino allora pagana; le guerre dei re etiopici successivi contro i musulmani allargarono i confini dello S.: nel 16° sec., dal territorio dello S. mossero alla conquista dell’Etiopia cristiana le truppe di Gragn. Seguirono le invasioni degli Oromo, che si stabilirono nel paese. Trasportata più a N la residenza reale, lo S. decadde rapidamente; una parziale indipendenza si mantenne solo nelle province settentrionali, da cui partì la riconquista etiope a opera di una dinastia feudale vassalla del negus, ma che agì (18°-19° sec.) con sempre maggiore autonomia. Il successo di questa politica e la vittoria contro gli Oromo portarono lo S. in prima linea tra le grandi signorie feudali; nel 1813 il principe Sahla Sellāsyē si proclamò re dello S.; con Menelik II, la dinastia scioana salì sul trono etiopico dal 1889 al 1974, quando fu deposto Ḥāyla Sellāsyē.