Famiglia piacentina, la cui genealogia documentata ha inizio con un Manfredi e un Davide vissuti nel secolo 12º. Da Davide procede Lanfranco, i cui quattro figli furono i capostipiti dei 4 rami degli Scotti: Giovanni del ramo di Vigoleno, Sarmato e Fombio; Ruffino di quello di Mamago e Castelbosco; Rolando di quello di Passano; Rinaldo di quello di Gravago e Varsi. Nel sec. 13º, ricchissimi mercatores, gli S. ebbero parte cospicua nel governo del comune piacentino. Alberto I Magno, eletto nel 1290 capitano perpetuo, diede alla famiglia un nuovo indirizzo feudale-terriero. Francesco II, figlio di Cristoforo, fu creato da Giovanni Maria Visconti conte di Vigoleno (1404); il nipote Alberto II, figlio di Giacomo, ebbe dall'imperatore Sigismondo (1414) l'investitura di Fiorenzuola e il titolo Douglas a ricordo dell'antica pretesa origine scozzese della famiglia e, dal duca Filippo Maria Visconti, Carpaneto, Sarmato, Chero. Da Francesco, figlio di Alberto II, si diramarono i Douglas Scotti di Sarmato e da Bartolomeo quelli di Vigoleno. Tra i discendenti di Francesco si distinsero Giulio Clemente (1602-1669), ecclesiastico, Paolo Emilio (v.), uomo d'armi; Orazio (m. 1629), militare e diplomatico, Ranuzio (1597-1661), vescovo di Borgo S. Donnino e governatore delle Marche, Onorio (m. 1602), uomo d'armi al servizio di Venezia. Tra quelli di Bartolomeo, del ramo di Vigoleno, si ricordano: Cesare (m. 1622), ambasciatore dei Farnese e Ottone pure al servizio dei Farnese. Del ramo di Castelbosco e Mamago, Annibale fu al servizio di Ranuccio Farnese, che nel 1611 gli confermò la contea di Castelbosco; Fabio, guerriero e diplomatico, servì Edoardo Farnese; Annibale (fine sec. 17º) servì i Farnese come ambasciatore a Parigi e Madrid.