Uomo politico cinese (Choihang, Guangdong, 1866 - Pechino 1925), noto anche come Sun Wen o Sun Deming o Sun Yixian (la pronuncia cantonese di quest'ultimo nome ha dato origine alla forma Sun Yat-sen, con cui egli, in passato, è stato noto in Occidente). Medico, si batté per la rinascita nazionale della Cina, asservita dai trattati ineguali imposti dalle grandi potenze, sostenendo l'abbattimento della dinastia manciù e la creazione di un regime repubblicano basato sui "tre principi del popolo", nazionalità, democrazia, benessere.
Fondata l'organizzazione Xingzhonghui ("unione per la ricostruzione della Cina") nel 1894, l'anno seguente, dopo un fallito progetto insurrezionale a Canton, esulò in Giappone. Viaggiò frequentemente nell'Asia sud-orientale, in Europa e negli USA, allo scopo di propagandare le sue idee e di costituire cellule di sostenitori tra i Cinesi all'estero. Nel 1905, a Tokyo, divenne leader dell'associazione Tongmenghui ("fratellanza giurata"), che si adoperò nella propaganda rivoluzionaria e nella progettazione di tentativi di rivolta. Lasciato il Giappone su pressione di quel governo (1907), si stabilì nell'Indocina francese, da dove fu espulso (1908) per la sua attività di cospiratore. Con finanziamenti ricevuti in Canada e negli USA, organizzò la fallita rivoluzione di Canton dell'apr. 1911, riparando poi nuovamente in America. Tornato in Cina dopo la rivoluzione dell'ott. 1911, nel dic. fu eletto presidente provvisorio della repubblica cinese. Dimessosi (febbr. 1912), si oppose ben presto al suo successore, Yuan Shikai, a causa del tentativo di quest'ultimo di sbarazzarsi del Guomindang. Dopo la morte di Yuan Shikai, S. assunse la guida del governo di Canton, oppostosi a quello di Pechino, combattendo, con alterne vicende, fino al 1923 per consolidarvi il potere. Avvicinatosi all'Unione Sovietica, riuscì a indurre il partito comunista cinese a collaborare con il Guomindang, che egli riorganizzò, dotandolo di una rigida struttura gerarchica e di un'accademia militare.