Pittore fiorentino: operava nella seconda metà del sec. XIII e sino ai primi anni del Trecento. Poche notizie di lui in documenti, che lo chiamano "Cenni di Pepo, detto Cimabue": era a Roma nel 1272; a [...] (1924), p. 321 segg.; cfr. anche: A. Venturi, Storia dell'arte italiana, V, Milano 1907, p. 195 segg.; A. Aubert, Cimabue-Frage, Lipsia 1907; B. Berenson, in Art in America, VIII (1920), p. 251 segg.; O. Sirén, Toskanische Maler im XIII. Jahrhundert ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Cimabue è il protagonista del rinnovamento della pittura italiana. Con lui la “maniera [...] 1301; proprio in quella città toscana il pittore è citato come defunto già il 19 marzo 1302. Nato forse tra 1230 e 1240, Cimabue è dunque attivo per molto tempo, ma di lui rimangono poche opere, che gli studi, nel corso del tempo, hanno faticato a ...
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Pittore fiorentino (notizie dal 1272 al 1302). La sua personalità emerge precocemente da fonti letterarie, dai famosi versi danteschi (Purgatorio XI, 94-96), dalla biografia che apre solennemente le vite del Vasari, dove appaiono ormai codificati i leggendarî rapporti col suo allievo Giotto e il suo ruolo nel rinnovamento della pittura, ma è confortata da pochissimi dati documentarî: nel 1272 figura ...
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Pittore senese (m. prima del 1319). Padre della grande pittura senese del Trecento, nel suo percorso artistico modulò lo stile tradizionale dell'arte bizantina con gli elementi di novità presenti nell'arte [...] Gallery di Londra. Iniziatore della nuova pittura senese, D., più che ai suoi immediati predecessori in questa città, si collega direttamente a Cimabue, come appare nella cosiddetta Madonna Rucellai (già in S. Maria Novella, ora agli Uffizi). ...
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Pittore attivo a Lucca tra il 1287 e il 1337. Tra le sue opere, che risentono di Giunta Pisano e di Cimabue, notevoli la Croce (1288, Lucca, Museo nazionale di villa Guinigi), la Madonna (Pisa, Museo nazionale [...] di San Matteo) e il Crocifisso (Pisa, San Miniato al Tedesco), entrambe del 1301 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fiorentino Giotto, erede e probabilmente allievo di Cimabue, porta a compimento [...] è ricordato da Dante nel celebre passo sulla transitorietà della fama come colui che ha superato il mito precedente: ““Credette Cimabue nella pittura / tener lo campo, ed ora ha Giotto il grido, / sì che la fama di colui oscura” (Purgatorio, Canto ...
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Storico dell'arte (Biała, od. Bielsko-Biała, 1862 - Vienna 1941). Formatosi a Vienna e Berlino, fu professore a Graz (1892) e a Vienna (1909). Pubblicò Cimabue und Rom (1888), dedicandosi poi allo studio [...] dell'arte tardo-antica e degli influssi orientali sulla formazione dell'arte paleocristiana (Orient oder Rom, 1903; Kleinasien, ein Neuland der Kunstgeschichte, 1903). Si occupò anche dei rapporti tra ...
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Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. [...] più identificato con Giotto. Le ricerche più avanzate della pittura toscana e romana, d'altronde presenti ad Assisi ad opera di Cimabue, di Cavallini, di Torriti, e della scultura di Arnolfo, sono alla base della formazione del Maestro d'Isacco e del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A Siena il passaggio dall’arte bizantina allo stile gotico si compie in pittura grazie [...] di Duccio come in nessun altro pittore del tempo: dalla Madonna Rucellai (1285), ancora segnata dalla “maniera greca” di Cimabue, alla Maestà del Duomo di Siena (1308-1311) che celebra l’inizio dell’irripetibile stagione del Trecento pittorico senese ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...
grido
s. m. [der. di gridare] (pl. le grida, dell’uomo; i gridi, degli animali, o anche dell’uomo, se isolati o comunque non considerati nel loro complesso). – 1. a. Voce (suono inarticolato, parola, esclamazione e sim.) emessa con forza,...