Anatomia
Muscolo volontario o involontario che ha la funzione di tendere un organo o una formazione anatomica: t. del palato, contrae il palato molle; t. del tarso, nell’orbita, comprime i punti lacrimali [...] assoluto del campo di vettori vs(P) in un punto P, in corrispondenza a un dato vettore tangente dP. Per rappresentare la derivatacovariante di un campo di vettori vs(P), ∇rvs, si adoperano anche i simboli vs/r, vs;r mentre per indicare le derivate ...
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Fisica matematica
Andrei Tjurin
Vieri Mastropietro
L'interazione fra fisica e matematica è divenuta ancora più proficua negli ultimi anni. Nelle ricerche sulle interazioni fondamentali (gravitazionali, [...] differenziale lineare del primo ordine sullo spazio delle sezioni di L con il differenziale ordinario come simbolo principale (derivatacovariante); così la differenza fra una coppia di connessioni è una 1-forma differenziale su Ω. È possibile fare ...
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VITALI, Giuseppe
Giovanni Lampariello
Matematico, nato a Ravenna il 26 agosto 1875, morto a Bologna il 29 febbraio 1932. Professore di analisi infinitesimale prima a Padova e poi a Bologna.
Le sue più [...] (di Hilbert). Lo sviluppo di questa geometria ha condotto il V. ad un'estensione della nozione di derivatacovariante che presenta un interesse speculativo, ma non ha trovato applicazioni di fisica matematica. I problemi che hanno interessato ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] sulla base duale W.
In linea di principio, questo formalismo usa solamente scalari e non necessita delle Γαβγ per la derivazionecovariante. Un cambiamento locale di base secondo la (24) appare come una trasformazione di Lorentz sugli indici b nella ...
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Teorie unificate
MMirza A. B. Bég
di Mirza A. B. Bég
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. La sintesi elettrodebole: dinamica quantistica dei sapori: a) osservazioni preliminari; b) le interazioni deboli [...] fαβδ sono le costanti di struttura del gruppo SU(3), f è l'indice di sapore dei fermioni e
è la derivatacovariante nello spazio dei campi ψ. Questi ultimi si trasformano secondo la rappresentazione tridimensionale del gruppo di colore; λα/2 sono ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Geometria differenziale
Jeremy Gray
Geometria differenziale
La geometria differenziale è lo studio dei problemi geometrici mediante i metodi [...] 1-forme ha lo stesso valore per entrambi. Una definizione, scriveva, legata a quella di Roland Weitzenböck di derivatacovariante pubblicata nel 1921 e nel 1923, mentre i sistemi pfaffiani erano al centro della memoria fondamentale di Ricci-Curbastro ...
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tensore
tensore ente matematico formulato nell’ambito della → geometria differenziale e oggi studiato come un capitolo dell’→ algebra lineare. Il nome tensore nasce dalla teoria dell’elasticità, in quanto [...] somma e di un prodotto, esterno o interno. Per esempio:
La divergenza Ai di un vettore controvariante si ottiene contraendo con la derivatacovariante o in qualsiasi forma equivalente: A,ii = Aj,ig ij = A.j,igij.
Per un tensore di ordine n, ci sono ...
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affinita
affinità [Der. di affine] [ALG] (a) Particolare omografia tra due piani in cui si corrispondono le rette improprie. (b) Nella geometria delle varietà, corrispondenza tra gli enti geometrici [...] non uniforme la differenza dui-Γihkuhdxk si chiama differenziale assoluto e il tensore ui/k=ðui/ðxk+Γihk uh è la derivatacovariante del campo vettoriale ui, che è un tensore. In uno spazio a quattro dimensioni, come lo spazio-tempo, l'a. è ...
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curvatura scalare
Luca Tomassini
Sia Mν una varietà riemanniana regolare, ovvero una varietà C∞ sulla quale è specificato un campo tensoriale definito positivo g(x) (x indica qui un sistema di coordinate [...] Χ∇ϒ Z − ∇ϒ ∇Χ Z − ∇[Χ,ϒ] Z
dove X,Y,Z∈TMν, ∇ indica la derivatacovariante (o connessione di Levi-Civita) su Mν e [∙,∙] il prodotto di Lie. La derivatacovariante è strettamente connessa con la nozione di trasporto parallelo di un vettore in TMνπ, lo ...
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Christoffel Elwin Bruno
Christoffel 〈krìstofël〉 Elwin Bruno [STF] (Montjoie, Renania, 1829 - Strasburgo 1900) Prof. di analisi algebrica e infinitesimale nelle univ. di Zurigo (1862), Berlino (1869), [...] intervengono in alcune formule di quadratura approssimata. ◆ [ANM] Simboli di C.: coefficienti che intervengono nella definizione di derivatacovariante, tramite la quale si definisce il differenziale in uno spazio curvo: v. tensore: VI 124 d. ◆ [ANM ...
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covariante
agg. e s. m. [comp. di co-1 e variante1]. – Propriam., che varia allo stesso modo. In matematica, detto di un qualunque ente caratterizzato da certi numeri, o parametri, che si trasformano con legge di covarianza, quando si operi...
ordinario
ordinàrio agg. e s. m. [dal lat. ordinarius, propr. «conforme all’ordine», der. di ordo -dĭnis]. – 1. Che non esce dall’ordine, cioè dalla norma o dalla normalità, e quindi solito, consueto, comune, regolare e sim.: è cosa veramente...