Passata la gioventù in un monastero (laura) di Palestina, sotto la guida di S. Eutimio, si recò ad Antiochia a ricondurre all'ortodossia suo zio Giovanni, vescovo di quella città, che credeva infetto di [...] ; ma essendo invalidi i decreti dello pseudo-concilio efesino, che avevano deposto D., Antiochia si trovò ad avere due vescovi. In una seduta del concilio di Calcedonia la causa di D. venne decisa in modo che Massimo, riconosciuto vescovo di ...
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MELCHITI
Giuseppe De Luca
. Con questo termine sono oggi comunemente designati i cattolici di rito bizantino, ma di lingua araba. Delle discipline dette in genere "orientali" - cioè l'alessandrina, [...] o melchita, dissidente o copto. Nel seno delle due divisioni, si ebbe una suddivisione in cattolici e dissidenti. Il patriarcatod'Antiochia diede origine a varie chiese secondarie. Caduto nel 969 in potere dei Bizantini, finì per subirne la liturgia ...
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MARONITI
Giuseppe Ricciotti
. Sono i membri della comunità civile cattolica, abitanti la regione del Libano nella Palestina settentrionale e dipendenti ecclesiasticamente dal patriarcatod'Antiochia [...] di Tiro racconta che appunto nel 1182 essi entrarono in relazione col patriarcad'Antiochia, abiurando la loro eresia (monotelita) in numero di 40.000. Il patriarca maronita Geremia II assistette nel 1215 al Concilio ecumenico lateranense IV, fu ...
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(ant. Antiochia di Siria, turco Antakya) Città della Turchia (216.960 ab., stima 2013), capoluogo della provincia di Hatay, nella fertile valle dell’Oronte, a 80 m s.l.m. La popolazione è mista (Turchi, [...] anni fu capitale del principato di A., finché fu presa d’assalto e devastata dal sultano mamelucco Baibars nel 1268: data favorevoli all’unione con Roma, per cui si costituì il patriarcato siro; poi anche tra i melchiti fece progressi l’idea ...
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patriarcato
Nel cristianesimo, è il più alto grado di dignità e di giurisdizione dell’episcopato, attestato sicuramente dal tempo del Concilio di Nicea (325), ma già anteriormente riconosciuto ai metropoliti [...] la spinta delle circostanze storiche, altri (p. latini d’onore): così, in conseguenza dello scisma dei Tre capitoli di patriarca: vi sono quindi un p. di Gerusalemme dei latini (dal 1847), un p. di Alessandria dei copti (dal 1824), i p. di Antiochia ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] Asad, la riserva idrica più importante della Siria. La carenza d’acqua rimane tuttavia un problema ricorrente, anche a causa di Nel 5° sec. la Chiesa siriaca, imperniata sul patriarcato di Antiochia, si estendeva da Cipro fino alla Persia inclusa. ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] dell’impero segnò la fine dell’arte b.; la pittura d’icone proseguì la sua tradizione come genere a sé, Antiochia, ma se ne distaccò formandosi riti particolari, calendario proprio ecc., quando Costantinopoli fu riconosciuta sede di un patriarcato ...
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(gr. Κωνσταντινούπολις) Città fondata dall’imperatore Costantino sul luogo dell’antica Bisanzio nel 330. Capitale dell’Impero bizantino fino al 1453 quando fu conquistata dai Turchi; da allora prevalse [...] vescovi propri, si sviluppò in senso autonomo dal 4° sec. Con Giustiniano C. era con Alessandria, Antiochia e Gerusalemme, uno dei quattro patriarcatid’Oriente. Il prestigio di essere sede imperiale portò C. ad affermare il diritto a essere pari ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] melchita di Antiochia, che dal 1838 porta il titolo di patriarca di G. ed è qui rappresentato da un vicario.
Il patriarcato latino di G., dopo la conquista della Terrasanta da parte del Saladino, ebbe sede a San Giovanni d’Acri fino al 1291; caduta ...
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Condizione di una Chiesa particolare, che si governa da sé. Secondo la dottrina cattolica, tale diritto spetta esclusivamente alla diocesi di Roma, che ha come vescovo il sommo Pontefice. Storicamente [...] , Antiochia, Gerusalemme, arcivescovato di Cipro, con a. perfetta, perché Chiese di fondazione apostolica; patriarcato di Costantinopoli). Altre Chiese, con il tempo, si resero indipendenti, sia che si staccassero da Roma e dai patriarcatid’Oriente ...
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melchita
s. m. [dall’arabo malakī (traduz. del gr. βασιλικός) «imperiale», nome dato nella seconda metà del sec. 5° dai monofisiti d’Egitto agli ortodossi] (pl. -i). – Termine che designa i cattolici di rito bizantino, ma di lingua araba,...