Ultimo re di Roma (dal 534 al 509 a. C.); figlio o nipote di Tarquinio Prisco, sarebbe salito al regno alla morte di Servio Tullio. Stando alla tradizione antica, perseguitò i senatori e oppresse il popolo; [...] affermò tuttavia la supremazia di Roma sul Lazio, mantenne il primato sugli Etruschi e sugli Equi, abbellì Roma (tra l'altro, portando a termine la costruzione del tempio di Giove Capitolino). Fu cacciato in seguito all'offesa arrecata dal figlio ...
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TULLIA
Plinio FRACCARO
Moglie, secondo la tradizione, di TarquinioilSuperbo. Delle due figlie Tullie, che il re Servio aveva sposato ai due figli di Tarquinio Prisco, la maggiore, ch'era d'indole [...] aveva invece avuto la minore, perfida e ambiziosa. Questa si accordò con il cognato, insieme uccisero i rispettivi moglie e marito e si unirono infine fra loro in matrimonio. L. Tarquinio spogliò quindi del regno Servio, che fu ucciso, mentre fuggiva ...
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Re etrusco di Chiusi che, secondo la tradizione vulgata romana, avrebbe tentato di ricondurre Roma sotto la signoria di TarquinioilSuperbo, assediando la città e ponendo il campo sul Gianicolo: respinto [...] ricordo di una dominazione etrusca (che i Romani avrebbero invece cercato di mascherare). Alcuni autori antichi tramandano il nome di P., Lars, e ricordano l'esistenza di un figlio, Arrunte, morto nella battaglia di Ariccia nel 504 a. C. Per alcuni ...
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Re di Roma (sec. 6º a. C.), sesto nella successione. Secondo una tradizione, figlio di Ocrisia, nobile latina divenuta schiava di Tanaquilla, moglie di Tarquinio Prisco, fu da questo elevato dall'originale [...] tempio), dopo un lungo regno (date tradizionali 578-535 a. C.), morì tragicamente, ucciso dal genero Lucio Tarquinio (il futuro re TarquinioilSuperbo), che agì d'accordo con la consorte Tullia, la quale poi con feroce gesto volle passare col carro ...
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Figlio (2a metà del 6º sec. a. C.) di una sorella di TarquinioilSuperbo; dopo l'oltraggio a Lucrezia di Sesto Tarquinio figlio, sollevò il popolo e l'esercito contro il re; espulso il re, fu eletto console. [...] della Selva Arisa, dove egli e Arunte, figlio di Tarquinio, si trafissero a vicenda. A parte le eleborazioni leggendarie ed erudite, la figura di Bruto è da ritenersi storica. Ad essa è ispirato il personaggio della tragedia Bruto primo (1786-87) di ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] della classe superiore contro le gentes di origine plebea e la plebe stessa.
La tradizione pone la cacciata di TarquinioilSuperbo nel 509. Le vicende che portarono all’affermarsi della Repubblica, determinarono per Rroma un periodo di crisi per l ...
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Antica città latina posta circa 20 km a est di Roma, lungo la via Prenestina antica, sul ciglio meridionale del cratere vulcanico di Castiglione, occupato da un lago ora prosciugato. Le fonti la riportano [...] anche Romolo e Remo avrebbero appreso lettere, musica e armi greche. TarquinioilSuperbo se ne impossessò con l’inganno con l’ausilio del figlio Sesto; successivamente, dopo la cacciata dei Tarquini da Roma e dalla stessa G. e dopo la battaglia del ...
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Comune della prov. di Roma (125,6 km2 con 34.338 ab. nel 2008), situato in vista del Tirreno su uno sperone tufaceo spianato naturalmente, in modo da lasciare spazio per l’abitato, che ha forma di quadrilatero [...] turistico balneare, a carattere residenziale.
L’antica Caere fu una delle 12 città della confederazione etrusca, nella quale si rifugiarono TarquinioilSuperbo e le Vestali (390 a.C.). Si sottomise a Roma nel 4° sec. a.C. e ottenne la cittadinanza ...
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Poeta latino (n. Pesaro 170 - m. intorno all'84 a. C.); di origine servile, ebbe nella sua lunga vita rinomanza e fortuna. Fu poeta, immaginoso e fecondo, soprattutto di tragedie (restano 45 titoli con [...] alcune delle quali imitò Sofocle ed Euripide, d'argomento romano (praetextae) erano invece: il Brutus, che si riferiva alla cacciata da Roma di TarquinioilSuperbo; il Decius seu Aeneadae, che trattava del sacrifizio di Publio Decio Mure (non si sa ...
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Matrona romana, figlia di Spurio Lucrezio Tricipitino e sposa di L. Tarquinio Collatino: secondo la tradizione, peraltro assai sospetta, avrebbe suscitato per i suoi rari pregi un'insana passione in Sesto, [...] figlio di TarquinioilSuperbo. Avendole questi usata violenza, per sottrarsi al disonore, si sarebbe uccisa, provocando così lo sdegno del popolo che costrinse il re e i suoi figli a esulare in Cere. ...
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nomare
v. tr. [der. di nome] (io nòmo, ecc.), ant. o letter. – 1. Nominare, nel senso di assegnare, imporre un nome, o in quello di chiamare con il proprio nome o con altro particolare appellativo (che viene esplicitamente indicato): per nomi...
proclamare
v. tr. [dal lat. proclamare, comp. di pro-1 «davanti» e clamare «gridare»]. – Annunciare, dichiarare in forma ufficiale e solenne: p. un editto; p. la vittoria; p. la fine di un regime; instaurare: cacciato Tarquinio il Superbo,...