crudeltà, teatro della Espressione coniata da A. Artaud (➔) nel Primo manifesto del teatro della crudeltà (1932) per identificare un nuovo modo di fare teatro, opposto sia a quello di K.S. Stanislavskij sia al teatro epico di B. Brecht: uno spettacolo totale in cui fossero impiegati tutti i mezzi d’azione atti a scuotere e sconvolgere lo spettatore, ottenendone la partecipazione incondizionata. Notevole fu l’influenza su esponenti di spicco della ricerca teatrale moderna (P. Brook, C. Marowitz, P. Weiss). Punto di arrivo della poetica del teatro della c. fu il Marat-Sade di P. Weiss.