tecnocrazia Il prevalere dei tecnici, delle persone altamente specializzate nei vari settori della scienza e della tecnica, nella vita economica, sociale, politica e amministrativa. Con la crescita di complessità degli apparati e delle funzioni di governo, anche nelle organizzazioni internazionali, e con l’estendersi dei processi di globalizzazione dell’economia, è invalso l’uso di parlare di t. in riferimento a una nuova classe dirigente i cui processi di selezione e le cui basi di legittimazione siano fondati sulle competenze tecniche e sulle capacità di gestione, piuttosto che sul principio della rappresentanza elettiva.
Storicamente, è stato così chiamato un movimento di tecnici e di economisti che ebbe grande diffusione negli USA, dopo la grande crisi del 1929. I tecnocratici davano enorme importanza al progresso tecnico e all’automatismo in particolare; propugnavano una economia senza moneta, senza scambio e senza risparmio, in cui il prodotto netto nazionale venisse ripartito d’autorità in parti uguali tra tutti i cittadini mediante buoni d’acquisto prescrittibili, e tutti i cittadini dai 25 ai 45 anni fossero obbligati a un lavoro di 4 ore al giorno per 4 giorni la settimana; sostenevano che gli USA avrebbero potuto così raggiungere un livello generale di vita superiore a quello precedente al 1929.