Nella storia delle religioni, attribuzione di forma animale a divinità (o ad altre entità come spiriti e demoni, del culto e della mitologia). L’evoluzionismo storico-religioso voleva considerare il t. come forma caratteristica di una particolare fase di sviluppo dell’idea divina, detta polidemonismo e concepita come immediatamente precedente al politeismo. Ma il t., essendo uno dei modi d’espressione del non-umano, si ritrova in realtà sia nelle religioni delle civiltà più primitive sia in religioni politeistiche di civiltà superiori, come per es. quella egiziana antica. In questa si incontrano divinità perfettamente teriomorfe (Hathor raffigurata come vacca, Oro come falco ecc.), oppure aventi corpo umano e testa d’animale (Anubi con testa di sciacallo, Thot con testa d’ibis), e infine anche divinità perfettamente antropomorfe (per es., Osiride); inoltre, la stessa divinità può essere raffigurata ora in forma animale, ora in forma umana. Accade pure che il fenomeno del t. sia relativamente recente in una religione: così nella fase vedica della religione dell’antica India non se ne trova ancora traccia, mentre l’induismo conosce già divinità teriomorfe (per es., il dio-elefante Gaṇeśa).