(sp. Tierra del Fuego) Vasto arcipelago (73.746 km2 con 251.000 ab. nel 2006) all’estremità S dell’America Meridionale (Capo Horn, il punto più a S del continente sudamericano si trova sul parallelo di 55°59′ lat. S), da cui è separato dallo Stretto di Magellano; è composto da un’isola principale (Isola Grande della T., 48.100 km2), da 9 isole di dimensioni più ridotte (Santa Inés, Hoste, Navarino, Hardy, Londonderry, Clarence, Dawson, Desolación, Capitán Aracena) e da numerosi isolotti e scogli. La parte settentrionale dell’Isola Grande è la continuazione della Patagonia e possiede gli aspetti tipici della morfologia glaciale: ondulazioni dolci e di scarsa elevazione (non superiori ai 200 m), morene, laghi (dei quali il più esteso è il Lago Fagnano). La parte meridionale e le rimanenti isole sono un prolungamento della Cordigliera delle Ande e presentano una serie molto articolata di rilievi culminanti in picchi di oltre 2000 m, coste alte, ampi ghiacciai. A Punta Arenas la temperatura media annua è di 6,7 °C; la piovosità totale annua è di 500 mm. Una caratteristica dell’arcipelago è la pronunciata ventosità. La vegetazione comprende sia foreste di conifere sia, in maggior parte, tundra. La fauna è composta da guanaco, volpe e lontra, per quanto riguarda le specie terrestri e, per quelle marine, da foche, balene, delfini. Le principali risorse economiche sono l’allevamento, bovino e ovino, e l’attività mineraria (carbone, petrolio, oro). Dal punto di vista amministrativo appartiene a Cile (regione Magallanes y Antártica Chilena) e Argentina (provincia della Tierra del Fuego - Antartida e Islas del Atlantico Sur). Il confine segue, come stabilito da un trattato del 1881, il meridiano di 68°36′38″ long. O. I centri principali sono Punta Arenas, Ushuaia, Río Grande, Portovenir. Quasi del tutto estinte le tribù autoctone (➔ Fuegini).
Il nome fu imposto dal primo scopritore, F. Magellano, che, dopo aver doppiato il Capo Virgenes, il 1° novembre 1520 penetrò nello Stretto che porta il suo nome. Successivamente l’inglese F. Drake per primo riconobbe che a S dello Stretto non esisteva un continente australe, ma un arcipelago. Nel 1616 J. Le Maire e W.C. Schouten, oltrepassata l’imboccatura dello Stretto, costeggiarono l’Isola Grande, scoprirono l’Isola degli Stati e lo Stretto di Le Maire e raggiunsero l’estrema punta meridionale da essi chiamata Capo Horn. Nel 1618-19 gli spagnoli García e Gonzalo de Nogal compirono la prima circumnavigazione dell’arcipelago. Le esplorazioni sistematiche ebbero inizio soltanto nel 19° sec. con i viaggi scientifici guidati da P.P. King (1827-30) e da R. Fitzroy (1827-30). La colonizzazione dell’arcipelago, da parte dei Cileni e Argentini, ha avuto inizio solo dopo il 1880.