tioacidi Composti chimici (detti anche solfoacidi) che possono considerarsi derivati dai corrispondenti acidi ossigenati per sostituzione di uno o di tutti gli atomi di ossigeno con altrettanti di zolfo. Possono aversi t. inorganici e t. organici; i primi sono formati da elementi quali carbonio, arsenico, zolfo ecc. I t. conservano il nome d’origine prendendo il prefisso tio- per indicare la presenza di zolfo (gr. ϑεῖον); a seconda che gli atomi di ossigeno sostituiti da quelli di zolfo siano uno, due o più, si avranno monotioacidi, ditioacidi ecc. I monotioacidi organici alifatici inferiori sono liquidi o solidi a basso punto di fusione, i loro sali alcalini sono solubili in acqua, quelli alcalino-terrosi insolubili; possono esistere in due forme tautomere, contenenti l’una il gruppo −COSH, l’altra quello −CSOH. Per distinguere tra le due, si utilizzano i prefissi tiol- e tion-. I ditioacidi, di formula generale RCSSH, sono liquidi di colore rosso scuro, dall’odore sgradevolissimo e con grande tendenza a decomporsi; all’aria si ossidano facilmente a disolfuri. Gli esteri dei ditioacidi sono abbastanza stabili in acqua.