Tituli ex corpore Ulpiani Opera della giurisprudenza postclassica romana, attribuita falsamente al giurista classico Ulpiano, in realtà frutto di una selezione di passi scelti, tratti da varie opere. È pervenuta incompleta, divisa in 24 titoli. Il fatto che alcuni suoi passi si ritrovino tali e quali nel Digesto giustinianeo, dove figurano estratti dal Liber singularis regularum dello stesso Ulpiano, ha dato adito alle più svariate ipotesi circa la reale natura dell’opera: alcuni li ritengono un’antologia di frammenti ulpianei, altri una rielaborazione delle Institutiones di Gaio riveduta e corretta alla luce di definizioni e classificazioni formulate da Ulpiano, altri ancora uno scritto composto autonomamente, sia pure sulla base del manuale gaiano e delle Regulae di Ulpiano. L’espressione corpus (Ulpiani) – con cui in età postclassica si usava indicare una raccolta di passi provenienti da un determinato autore – rende comunque plausibile l’ipotesi che almeno il nucleo originario dell’opera risalga effettivamente al giurista dell’epoca severiana.