Toltechi Popolazione di lingua chichimeca, della famiglia linguistica uto-azteca, che dominò le regioni centrali del Messico tra il 10° e il 12° secolo.
Gli Annali di Quauhtitlán sono la fonte storica più importante per conoscere i T., che nelle leggende fiorite fino al 16° sec. e oltre appaiono come esseri straordinari, progenitori dell’umanità, vissuti in un’età d’oro. Giunsero nell’altopiano del Messico verso il 900 d.C., guidati da Mixcoatl, che fu ucciso nel 935 o nel 947 e vendicato dal figlio Ce Acatl, che si dichiarò incarnazione di Quetzalcoatl, il serpente piumato. Seguirono lotte fra i T., riuniti intorno a Quetzalcoatl, e gli altri Chichimechi, adoratori di Tezcatlipoca, il dio del cielo notturno. Nel 987 (o 999) succedette una nuova dinastia, finché nel 1156 i T. furono battuti da una nuova invasione di Chichimechi. Al crollo dell’impero tolteco seguì un lungo periodo di anarchia cui pose fine l’invasione azteca nel 14° secolo.
Capitale dei T. fu Tula; altro centro importante fu Teotihuacán. Sembra che i T. siano stati i primi a scolpire geroglifici nell’altopiano messicano. Nella ceramica, sono tipici gli incensieri (piccoli recipienti sferici traforati, oppure cilindrici con la testa del dio Tlaloc in rilievo). Alla fine del 10° sec., una migrazione tolteca toccò lo Yucatán, dove fioriva la cultura maya: iniziò la cultura maya-tolteca che vide il dominio politico dei T., con centro a Chichén Itzá (➔).