totocalcio Concorso italiano di pronostici sulle partite di calcio, introdotto in Italia nel 1946 dalla SISAL, e gestito dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS). Il concorrente deve indovinare il tipo di risultato con il quale si concluderanno 14 partite indicate in un’apposita schedina segnando 1 per la vittoria della squadra ospitante, x per il pareggio e 2 per la vittoria della squadra in trasferta. Generalmente, vengono premiati i concorrenti che indovinano 14, 13 e 12 risultati. La riscossione delle quote di partecipazione è affidata a ricevitorie autorizzate funzionanti presso bar e altri pubblici esercizi. L’incasso viene versato alla direzione del t. e concorre a finanziare le attività del CONI. Circa un terzo dell’incasso lordo costituisce il monte premi. Concorsi analoghi si svolgono anche in paesi stranieri. Sull’ammontare delle giocate del concorso t. si applica l’imposta unica sui giochi di abilità e sui concorsi pronostici (➔ gioco). Il t. pone in essere un unico contratto, plurilaterale e misto, nel quale gli elementi della scommessa, corrente fra i pronosticatori, sono inseparabilmente compenetrati con quelli di altri negozi, come la locazione di opera e il deposito convenzionale tra i partecipanti stessi e il gestore.
A partire dal 1994 al t. è stato abbinato un nuovo concorso di pronostici sulle partite, il totogol, che consiste nel pronosticare, tra i 14 eventi presenti in schedina, i 7 eventi con il più elevato numero di reti segnate, posti in ordine decrescente rispetto al numero totale di reti segnate.