trapassato Nella grammatica italiana, nome di due tempi del verbo che esprimono azione avvenuta prima di un’altra anch’essa passata: il t. prossimo, di uso più frequente, composto con il participio passato del verbo e l’imperfetto dell’ausiliare («era stanco perché aveva lavorato troppo»); il t. remoto, più raro, composto con il passato remoto del verbo ausiliare, serve a sottolineare che il termine di un’azione precede immediatamente o talvolta condiziona l’inizio dell’altra («non si fermò finché non fu giunto alla meta»). Analoga precedenza rispetto a un fatto passato si esprime con il t. del modo congiuntivo, tempo formato con l’imperfetto congiuntivo dell’ausiliare e il participio passato del verbo («nessuno sarebbe entrato se tu avessi chiuso la porta»; «credevo che fosse stato avvertito»). Nella grammatica latina i tempi corrispondenti sono, rispettivamente, il piucchepperfetto indicativo e congiuntivo.