vago In anatomia, nervo misto, somatico e viscerale, detto anche pneumogastrico; costituisce il X paio dei nervi cranici e trae importanza soprattutto dalla sua partecipazione al sistema neurovegetativo. Il suo nucleo centrale è rappresentato da una formazione localizzata nel midollo allungato. Il nervo emerge dal solco laterale del midollo allungato con 6-8 radici, quindi, raccolto in tronco unico, fuoriesce dal cranio attraverso il foro lacero posteriore. Nella regione del collo concorre, insieme alla vena giugulare interna e alla carotide, alla formazione del fascio vascolonervoso; scende quindi nel torace, attraversa il diaframma, terminando, il v. destro nel plesso solare e il v. sinistro con rami terminali gastrici ed epatici.
Le fibre motorie del v. provvedono ai muscoli della faringe, del velo palatino e della laringe; le fibre sensitive sono destinate alla cute del condotto uditivo esterno, alla mucosa della parte inferiore della faringe e della laringe e alla mucosa dell’epiglottide; le neurovegetative si distribuiscono agli organi degli apparati digerente e respiratorio e al cuore. Per tale complessa innervazione il v. fornisce numerosi rami collaterali, che topograficamente sono distinti in cervicali, toracici e addominali e fra i quali hanno particolare rilievo i due nervi laringei, il superiore e l’inferiore o nervo ricorrente.
La sezione chirurgica del v. (vagotomia) è stata proposta, a più riprese e con tecniche diverse, nel trattamento dell’ulcera gastrica e duodenale, con lo scopo di frenare l’ipersecrezione gastrica e favorire il processo riparativo. Le indicazioni possono includere casi di pazienti del tutto refrattari alle cure mediche o con recidive, alcuni quadri di complicazioni in corso di ulcera duodenale, individui che per cause diverse non assumono farmaci.