In anatomia, formazione a rete di elementi intrecciati, quali fibre o cordoni nervosi, o anastomizzati, quali vasi sanguiferi, più frequentemente vene (v. fig.).
P. coriale, rete di tessuto elastico che interessa tutto lo spessore del derma.
P. di nervi spinali.P. cervicale È formato dai rami anteriori dei primi 4 cervicali, che si anastomizzano formando delle arcate, situate profondamente nel collo al davanti delle apofisi trasverse delle corrispondenti vertebre cervicali. Con rami sensitivi provvede all’innervazione della cute della regione anteriore e laterale del collo, del moncone della spalla, delle regioni parotidea, mastoidea, retroauricolare, della parte posteriore del padiglione dell’orecchio e delle regioni prossimali. Con rami motori provvede ai muscoli del collo e della nuca; con il nervo frenico, che è il suo elemento morfologicamente più rilevante, provvede alla motilità del diaframma e fornisce rami sensitivi alla pleura e al pericardio.
P. brachiale È formato dai rami anteriori dei 4 ultimi nervi cervicali e del I toracico; per la forma è paragonabile a una lamina approssimativamente triangolare estesa dalla colonna vertebrale al fondo del cavo ascellare. Con i rami collaterali provvede alla muscolatura del moncone della spalla e, in unione ai rami del p. cervicale, alla cute della stessa regione; con i rami terminali, i principali dei quali sono il nervo radiale, il mediano, il muscolo-cutaneo e l’ulnare, provvede alla cute della parte libera dell’arto. P. lombosacrale È formato dai rami anteriori degli ultimi nervi spinali, dal I lombare in poi; per opportunità descrittiva viene suddiviso in 4 p.: lombare, sacrale, pudendo e coccigeo. Il p. lombare è formato dai rami anteriori dei primi 3 nervi lombari e da contingenti del XII nervo toracico e del IV lombare. È situato profondamente al lato della colonna vertebrale, fra i fasci di inserzione del muscolo psoas. Il ramo più cospicuo è quello terminale, cioè il nervo femorale. Il p. provvede ai muscoli dell’addome e a quelli delle regioni mediale e anteriore della coscia, alla cute del fianco, della regione anterolaterale dell’addome, di una parte dei genitali esterni, della coscia, della faccia anteromediale della gamba e del dorso del piede. Il p. sacrale è costituito da un contingente del ramo anteriore del IV nervo lombare e da quello del V nervo lombare, riuniti nel tronco lombosacrale, dai rami anteriori dei primi due nervi sacrali e da un contingente del III nervo sacrale. Il suo ramo più cospicuo è il nervo ischiatico, che assieme al nervo cutaneo posteriore ne costituisce i rami terminali. Il p. provvede all’innervazione dei muscoli dell’anca, della regione posteriore della coscia, di tutta la muscolatura della gamba e del piede e a quella della cute e della parte libera dell’arto non fornita dal p. lombare. Il p. pudendo è formato dal ramo anteriore del III nervo sacrale e da una porzione del IV; è situato ai lati dell’intestino retto, in prossimità del pavimento pelvico: fornisce rami viscerali agli organi pelvici, motori ai muscoli del perineo, e sensitivi alla cute della regione della natica e delle regioni pudende; innerva pure i corpi cavernosi del pene. Il p. coccigeo è un p. rudimentario, formato dall’unione del ramo anteriore del V nervo sacrale con quello del I nervo coccigeo e da un contingente del IV sacrale.
P. simpatici. - Derivano dai rami periferici che emanano dai singoli tratti della catena simpatica.
I rami periferici del tratto cervicale formano prevalentemente p. perivascolari che prendono il nome dalle arterie intorno a cui si dispongono: p. carotideo, cavernoso, dell’arteria oftalmica, delle arterie cerebrali media, anteriore e posteriore; p. intercarotideo, posto alla biforcazione della carotide comune in carotide interna ed esterna; p. tiroideo superiore, occipitale, mascellare esterno, temporale superficiale, mascellare interno; p. dell’arteria omerale, dell’arteria radiale, dell’arteria ulnare.
Il tratto toracico costituisce p. intorno alle arterie intercostali e partecipa alla costituzione del p. cardiaco, dei due p. polmonari e del p. aortico. Il p. cardiaco è situato in prossimità della base del cuore e comprende una porzione superficiale e un’altra più profonda posta in vicinanza della parete degli atri; alcuni suoi rami seguono le coronarie, altri penetrano nelle pareti, formandovi il metasimpatico. I p. polmonari, uno per ciascun lato, prendono origine in prossimità della biforcazione della trachea e arrivano all’ilo polmonare: il p. segue le ramificazioni bronchiali e vascolari e penetra nel parenchima polmonare con rami intramurali. Il p. aortico si distribuisce all’arco dell’aorta e al tratto toracico.
I rami periferici del tratto lombosacrale costituiscono una formazione plessiforme prevertebrale periaortica, estesa dall’origine dell’aorta addominale fino allo scavo pelvico. Nel suo ambito si distinguono: il p. celiaco, il p. aortico-addominale, il p. ipogastrico e i due p. pelvici. Il p. celiaco, o p. solare, è la porzione più cospicua dell’intera formazione: nella parte meglio caratterizzata costituisce una lamina contenente due gangli (gangli celiaci) riuniti reciprocamente da fibre; vi affluiscono rami del p. aortico toracico e dei primi gangli lombari e le terminazioni dei due nervi splancnici; emette numerosi p. periarteriosi secondari. Il p. aortico-addominale è intercalato fra il p. precedente e l’ipogastrico: dà origine a un p. secondario, il p. mesenterico inferiore. Il p. ipogastrico è situato a livello delle due ultime vertebre lombari, lungo il percorso dell’arteria sacrale media: costituisce un p. secondario, il p. iliaco, da cui emanano p. per tutti i vasi dell’arto inferiore. Il p. pelvico deriva dalla biforcazione del p. ipogastrico e racchiude tra le sue maglie numerosi gangli; riceve fibre dal p. ipogastrico, dalla catena sacrale e dal p. pudendo; emette numerosi p. secondari che seguono i rami dell’arteria ipogastrica.
P. arterioso cutaneo Rete arteriosa plessiforme che ha sede nell’ipoderma e negli strati profondi del derma.
P. di Santorini P. venoso situato al di sotto della sinfisi pubica, ai lati della linea mediana: riceve le vene vescicali anteriori, la vena dorsale profonda del pene e dà origine alla vena pudenda interna; assieme al p. seminale, che riceve le vene vescicali posteriori, e al p. vescico-prostatico, di cui sono tributarie le vene vescicali laterali, costituisce il p. pelvi-vescicale, che con i suoi vasi efferenti è tributario della vena ipogastrica.
P. spermatico È formato dalle vene omonime subito dopo la loro origine dal testicolo, in prossimità del corpo di Highmore e della testa dell’epididimo; dà origine a due gruppi di vene che risalgono con il cordone spermatico: uno di questi, il gruppo anteriore, raggiunge la fossa iliaca e vi forma il p. pampiniforme, a sua volta origine di due vene, che, confluendo in un unico tronco, formano la vena spermatica interna.