variabilità In biologia, la proprietà per cui un carattere (colore della livrea, numero delle vertebre ecc.) può assumere variazioni quantitative o qualitative nei vari individui di una popolazione (quando la presenza di uno o più caratteri variabili in una popolazione raggiunge determinate frequenze, si parla di polimorfismo ➔). V. genetica La parte della v. che è determinata dalla presenza di differenti alleli nello stesso locus genico negli individui di una popolazione e che viene trasmessa più o meno modificata di generazione in generazione; tale v. ha la naturale tendenza a ridursi da una generazione all’altra, e origine di nuova v. sono la ricombinazione e le mutazioni. La misura (VP) del grado di v. di un carattere nelle popolazioni naturali si definisce varianza fenotipica; se è dovuta a fattori genetici è detta varianza genetica (VG); se non è dovuta a fattori genetici si definisce varianza ambientale (VE).