Zimbabwe
Stato dell’Africa australe. Confina a N-O con lo Zambia, a O con il Botswana, a S con la Repubblica Sudafricana a E con il Mozambico. Popolato da gruppi , il nome Z. si riferisce idealmente al Grande Zimbabwe, che fu il centro di un grande regno (8° sec. ca.) popolato dagli antenati degli . Ormai in decadenza il Grande Z., emerse (15° sec.) tra gli odd. Z. e Mozambico il regno Monomotapa. Fu probabilmente il portoghese António Fernandes a esplorare per primo il territorio dell’od. Z. alla fine del 15° sec., ma fallì poi il tentativo del governo portoghese di sottomettere Monomotapa attraverso la conversione al cristianesimo della dinastia regnante. Dalla penetrazione nell’od. Z. di gruppi ndebele in fuga dal regno Zulu di Shaka, nacque sotto la guida di Mzilikazi un potente regno che sottomise gli shona (1836-38). Il regno ndebele finì sotto l’influenza della British South Africa company di C. Rhodes con la costituzione della Rhodesia (1894), dove però le ribellioni di gruppi ndebele e shona continuarono fino al 1897. Formatasi a seguito delle massicce migrazioni di coloni bianchi in cerca di oro e nuove terre (dal 1892), la comunità e inglese optò con il referendum del 1922 per l’autogoverno della Rhodesia del Sud sotto la Corona inglese (1923), rifiutando l’offerta del generale J.C. Smuts di diventare la quinta provincia nell’Unione del Sudafrica. Dopo la Seconda guerra mondiale il potere della minoranza bianca venne progressivamente messo in discussione dal nazionalismo africano. Nel 1960 J.N. Nkomo fondò il National democratic party (NDP), subito messo al bando. Nkomo formò allora la Zimbabwe African people’s union (ZAPU), a sua volta proscritta nel 1962. Nel 1963 un altro leader nazionalista, R. Mugabe, lasciò la ZAPU per fondare (1963) in Tanzania con N. Sithole la Zimbabwe African national union (ZANU) con il risultato indiretto di dividere il movimento nazionale lungo linee etniche: Nkomo mantenne la rappresentanza della minoranza ndebele, mentre Mugabe quella della maggioranza shona. Nel 1962 il governo bianco dell’United federal party venne battuto dal più conservatore Rhodesian front (RF) di Ian Douglas Smith che nel 1963 sciolse la federazione con la Rhodesia del Nord e il Nyasaland (➔ Rhodesia e Nyasaland, Federazione di). Falliti tutti i tentativi di mediazione con il governo inglese, Smith annunciò l’indipendenza unilaterale (1965). Dopo l’uscita della Rhodesia del Sud dal Commonwealth (1966), il governo bianco votò la trasformazione della Rhodesia in Repubblica (1970). Mentre restavano proscritte ZAPU e ZANU, il vescovo metodista A.T. Muzorewa fondò nel 1971 l’United African national council (UANC) che aprì al dialogo con il governo bianco. A partire dall’indipendenza del Mozambico (1975), gli attacchi armati nel Nord del Paese furono intensificati con la convergenza di Nkomo e Mugabe nel Patriotic front (PF). Sotto le pressioni interne e internazionali, Smith aprì all’ipotesi di un governo di transizione (1978) con Muzorewa. L’UANC vinse le elezioni del 1979 e Muzorewa divenne primo ministro, cambiando il nome del Paese in Z., ma fallì nell’ottenere il riconoscimento internazionale senza l’appoggio del PF. La vittoria della ZANU alle nuove elezioni del 1980 portò Mugabe alla guida del governo e poi alla presidenza della Repubblica (1987), con l’instaurazione di fatto del partito unico. Il ritorno al multipartitismo (1991) ha eroso il potere di Mugabe, mentre il Paese è scivolato in una grave crisi socio-economica, aggravata dalla questione politica della redistribuzione ai contadini senza terra dei latifondi dei coloni bianchi. Avversato in contesto internazionale per le sue politiche autoritarie e spregiudicate e accusato di gravi lesioni dei diritti umani, Mugabe ha goduto di appoggi sostanziali fra l’esercito, i corpi dello Stato e nelle aree rurali. Battuto alle elezioni del 2008 dal Movement for democratic change di M. Tsvangirai, ha tuttavia negoziato il mantenimento della presidenza. L’esperienza del governo di unità nazionale che ha portato Tsvangirai a condividere la guida del Paese (2009) rimane fortemente conflittuale e contrastata.