persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale [...] ; p. di fiducia, particolarmente fidata o che ricopre incarichi di fiducia: sì come io poi da p. degna di fede sentii (Boccaccio). Al plur., in senso collettivo, ha spesso usi affini a gente: al raduno sono intervenute molte p.; molte p. ignorano le ...
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ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, [...] è stato s. di altruismo; il mandarlo fuori di casa nostra così infermo ne sarebbe gran biasimo e s. manifesto di poco senno (Boccaccio); seguito da che: è s. che, significa che, vuole dire che: se si comporta così, è s. che vuole litigare; se non ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] È t. di ..., è t. che ... (seguito da un verbo), è il momento giusto o adatto per ...: parve allora a Tedaldo t. di palesarsi (Boccaccio); È t. ormai che i tuoi valletti al dorso Con lieve man ti adattino le vesti (Parini); è t. di agire; sarà t. di ...
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viso2
viṡo2 s. m. [lat. vīsus -us, propr. «vista, sguardo, aspetto», der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. ant. Vista, atto del guardare, sguardo: Oscura e profonda era e nebulosa Tanto che, [...] avere v. di fare o dire qualche cosa (più com. avere la faccia di ...), avere l’ardire di: ora hai tu viso da motteggiare? (Boccaccio); aver v. di, ant., sembrare: Ma tu m’hai v. d’averlo rubato (Pulci); come locuz. avv., a viso a viso, lo stesso, ma ...
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sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] , indica non tanto posizione più alta quanto vicinanza, prossimità: Marsilia, sì come voi sapete, è in Provenza sopra la marina posta (Boccaccio); navigando Di Cuma in vèr l’euboica riviera Si spinse a tutto corso, onde ben tosto Vi furon sopra, e v ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] sta omai o il volere qui appresso di me dimorare o volerti con ogni cosa che donata t’ho in Acaia tornare (Boccaccio); se fusse stato a lui, Annibale sarebbe ancora in Italia (Machiavelli). c. Con valore proprio, nell’espressione tutto sta (nel, o se ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] l. in nessun posto; la piacevolezza sua aveva sì la sua donna presa, che ella non trovava l. né dì né notte (Boccaccio). Dare luogo, cedere il posto, far intervenire o seguire: occorre dar l. alla riflessione, alla ragione; diamo l. a più nobili ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] Fucci nel compiere il gesto sacrilego verso il Cielo: «Togli, Dio, ch’a te le squadro!» [Inf. XXV, 3]; e nel Boccaccio: chiamato il Gerbino, presente agli occhi suoi lei gridante mercé e aiuto svenarono, e in mar gittandola disson: «Togli, noi la ti ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] t. in (o a) parole, trattenere con discorsi: con questo proponimento, che Biagio dovesse t. a parole il fante di frate Cipolla (Boccaccio). f. Non lasciare libero sfogo, impedire: t. il pianto, il riso (o le risa); non so chi mi tenga dal dargli uno ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...