liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre [...] ; non com., di cosa concessa spontaneamente, senza essere stata richiesta: questa vostra l. venuta m’è troppo più cara (Boccaccio). 2. a. ant. Conveniente a persona di condizione libera: arti l., le sette arti del trivio (v.) e del quadrivio ...
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sturbare
v. tr. [lat. exturbare, comp. di ex- e turbare: v. turbare]. – 1. ant. Disturbare, impedire, interrompere: assai sturbò la gran festa ... la compassione che ogni uomo ... portava alla morte [...] di Giulia (Boccaccio); o confondere, disordinare, sconvolgere: in tutto quell’anno ... i miei costumi si conservarono ancora innocenti e purissimi; se non in quanto la natura da sé stessa ... me li andava pure sturbando (Alfieri). 2. Nell’uso region. ...
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nemico
(ant. nimico) agg. e s. m. (f. -a) [lat. inimīcus, comp. di in-2 e amīcus «amico»] (pl. m. -ci). – Il contrario di amico. 1. Riferito a persona: a. Che nutre verso altri sentimenti di avversione, [...] scherz., di chi beve soltanto vino o si lava molto raramente; femine del corpo bellissime ma nemiche dell’onestà (Boccaccio). 2. Riferito a cosa: a. Di nemico, proprio del nemico, dettato da sentimenti di inimicizia: contegno, intenzioni, propositi n ...
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esso
ésso pron. dimostr. e pers. m. (f. -a) [lat. ĭpse, ĭpsa, ĭpsum, pron. dimostrativo]. – 1. Serve a richiamare un nome precedentemente espresso, spec. di animale o cosa, più raram. di persona, tranne [...] volta mi diporto con esse loro (T. Tasso); in queste e sim. espressioni è più spesso invariabile: tu cenerai con esso meco (Boccaccio), dov’è una donna che parla; i primi uomini si divisero tra esso loro i campi (Vico); anche davanti a un nome: con ...
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disposizione
dispoṡizióne s. f. [dal lat. dispositio -onis, der. di disponĕre «disporre», part. pass. disposĭtus]. – 1. a. L’atto di disporre, di collocare cioè in una determinata maniera; più spesso, [...] , condizione: la città di Faenza, lungamente in guerra e in mala ventura stata, alquanto in miglior disposizion ritornò (Boccaccio). b. In medicina, proprietà che ha un organismo di poter risentire gli effetti dannosi di una determinata causa nociva ...
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pelago
pèlago s. m. [dal lat. pelăgus, gr. πέλαγος «mare»] (pl. -ghi), letter. – 1. Mare; vasta e profonda distesa d’acqua: come quei che con lena affannata, Uscito fuor del p. a la riva, Si volge a [...] che egli [l’amore] è usato di porgere a chi troppo non si mette ne’ suoi più cupi p. navigando (Boccaccio); insieme di argomenti intricati e difficili: non voglio che entriamo in altri p., essendo convenuti qui per discorrer della materia nostra ...
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balestrare
v. tr. [der. di balestra] (io balèstro, ecc.). – 1. Tirare, scagliare con la balestra: b. una freccia (anche assol.: b. dall’alto, b. ai nemici o contro i nemici); balestrarono, com’altra [...] in un paesello sperduto. b. Affliggere, perseguitare: in piccol tempo fieramente era stato balestrato dalla fortuna due volte (Boccaccio). 3. Nel linguaggio marin., b. un cavo, ricuperare al massimo l’imbando di un cavo già in tensione, agendo ...
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stutare
v. tr. [lat. *extutare, comp. di ex «via da» e tutare «proteggere, colmare», der. di tutus «sicuro»], ant. – Smorzare, spegnere: voi, sì come savio, anzi che più s’accenda il fuoco, providamente [...] pensate di stutarlo (Boccaccio). Con varianti locali, la voce è ancora viva in varî dialetti. ...
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meritare
(poet. mertare) v. tr. [dal lat. meritare, der. di merĭtus, part. pass. di merere «meritare, acquistare, guadagnare»] (io mèrito, ecc.). – 1. a. Essere degno di avere, di ottenere, e sim. In [...] comportamento ritenuto colpevole o comunque non lodevole: m. biasimo; m. una punizione; m. l’inferno; io morrò sanza averlo mertato (Boccaccio); gli risposi come meritava, cioè in tono risentito, con parole dure o sim. Seguito da un infinito o da una ...
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procacciante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di procacciare]. – 1. agg. ant. Industrioso: la costa d’Amalfi, piena ... d’uomini ricchi e p. in atto di mercatantia [cioè nell’esercizio del commercio] (Boccaccio). [...] 2. letter., spreg. Di persona che s’ingegna con ogni mezzo, anche poco onesto, di fare guadagni, di ottenere favori e vantaggi; quindi affarista, trafficante, faccendiere: è un uomo p.; più spesso sostantivato: ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...