tapino
agg. e s. m. (f. -a) [forse dal fr. ant. tapi, part. pass. di (se) tapir «nascondersi stando rannicchiato», voce di origine germ.], letter. – Misero, infelice: un essere umile e t.; gente t.; [...] condurre vita t.; che voi del suo essilio e dell’essere andato tapin per lo mondo sette anni non siate cagione ... (Boccaccio); e come sost.: Come ’l tapin che non sa che si faccia (Dante); Il clamor delle turbe vittrici Copre i lai del t. che mor ( ...
Leggi Tutto
vincere
vìncere v. tr. [lat. vĭncĕre] (pres. io vinco, tu vinci, ecc.; pass. rem. vinsi, vincésti, ecc.; part. pass. vinto). – 1. a. Sopraffare l’avversario in armi, in guerra o in uno scontro qualsiasi, [...] di competizione (battaglia, gara sportiva, ecc.), e anche in senso più generico: sì che il mulattiere vinse la pruova (Boccaccio); Non sbigottir, ch’io vincerò la prova (Dante). Nell’uso fam., vincerla (sottintendendosi prova o altra parola simile ...
Leggi Tutto
verace
agg. [dal lat. verax -acis, der. di verus «vero» sul modello di fallax «fallace», mendax «mendace», ai quali si oppone]. – 1. Sinon. letter. di vero, in alcune delle accezioni di questo agg.: [...] e v. Dio (Petrarca); facciate che a me vegna quel veracissimo corpo di Cristo il qual voi la mattina sopra l’altare consecrate (Boccaccio); la v. fede, la Chiesa v.; io saprei volentieri da te quale delle tre leggi tu reputi la v., o la giudaica o ...
Leggi Tutto
avvisare2
avviṡare2 v. tr. [dal fr. ant. aviser, comp. di à e viser «vedere»], ant. – 1. Osservare: le sue parole e risposte serberete, e avviserete la corte sua e’ costumi di quella (Novellino); adocchiare: [...] , avvisava un’altra scheggia (Dante); prendere di mira: prese un arco, e di lontano l’avvisò sotto il braccio (Boccaccio). 2. Riconoscere, ravvisare, o anche credere di riconoscere, giudicare dall’aspetto: Poiché venir mi vide, e che di Troia ...
Leggi Tutto
veramente
veraménte avv. [der. dell’agg. vero]. – 1. a. Con verità, in modo conforme a verità, realmente: pare che le cose stiano v. così; è v. ammalato (volendo significare che non è una finzione, o [...] eccezione; col sign. di «a patto che»: io vi perdono, sì v. che voi mi diciate ciò che l’angelo poi vi disse (Boccaccio); col sign. di «se non che»: di che la donna contenta, onestamente, come soleva, con lui si visse, sì v. che, quando acconciamente ...
Leggi Tutto
questione
questióne (letter. o pop. quistióne) s. f. [dal lat. quaestio -onis, der. di quaerĕre «chiedere, interrogare», part. pass. quaestus]. – 1. a. letter. Domanda, interrogazione: formulare una [...] c. ant. Lite giudiziaria, processo penale: fu posto costui tra gli altri giudici a udire le quistion criminali (Boccaccio). ◆ Dim. questioncina e più frequente questioncèlla, questione non difficile, di scarsa importanza: è una questioncella che si ...
Leggi Tutto
paternostro
paternòstro s. m. – 1. a. Adattamento del lat. Pater noster, come nome della preghiera; si alterna nell’uso con padrenostro (o Padre nostro) ed è più pop. di paternoster, ma ha sign. estens. [...] tempo assai diffusa): chi non ha detto il p. di san Giuliano spesse volte, ancora che abbia buon letto, alberga male (Boccaccio); dire il p. della scimmia, bestemmiare: quando bene alla tua intenzione Non rïusciva il disegno o l’archìmia, Dicevi il p ...
Leggi Tutto
titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] l titol d’esser bella (Petrarca); rifiutando d’esser chiamato maestro. Il qual t. rifiutato da lui tanto più in lui risplendeva (Boccaccio); quei, cui dona il vulgo Titol di saggio (Parini). Nell’uso com., per lo più con tono scherz. o iron., epiteto ...
Leggi Tutto
mio
agg. poss. [lat. mĕus, affine a mē (ant. mēd) «me» e a mihi «a me»]. – È il possessivo che si riferisce a soggetto sing. di 1a pers. (io), così come tuo, suo, si riferiscono rispettivamente ai soggetti [...] a nomi di parentela, assumendo la forma mo, ma, ecc.: sarei sentita da fratelmo, se io t’aprissi (Boccaccio); mogliema nol mi crederà (Boccaccio). Le relazioni e i sign. espressi da mio sono analoghi a quelli espressi dagli altri agg. poss. e perciò ...
Leggi Tutto
innanzi
(ant. inanzi) avv. e prep. [lat. in antea: v. anzi], letter. – 1. Avv. di luogo, sinon. meno pop. di avanti, con cui ha comuni molti usi; indica la direzione di fronte al soggetto (in contrapp. [...] comparativo, innanzi che, piuttosto che: io vorrei innanzi andar con gli stracci indosso e scalza ... che aver tutte queste cose (Boccaccio). 3. Come prep., unito di solito con la prep. a (o preceduto da pronome dativo), con valore spaziale o, meno ...
Leggi Tutto
Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...