secolare
agg. [dal lat. saecularis, der. di saecŭlum «secolo»; il sign. 2 si sviluppa negli autori cristiani]. – 1. a. letter. Che avviene ogni secolo, che si ripete, che si celebra ogni cento anni: [...] un morso dato da un valente uomo s. a uno avaro religioso (Boccaccio); sostantivato: né mai falliva che alle laude che cantavano i s. esso non fosse (Boccaccio). Di cose astratte, terreno, mondano, contrapp. ai valori e alle attività spirituali ...
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disdire1
disdire1 (ant. disdìcere) v. tr. [comp. di dis-1 e dire] (coniug. come dire: io disdico, tu disdici, ecc.; part. pass. disdétto). – 1. a. Negare di avere detto o di avere detto così; dire cosa [...] : d. non poteano la richiesta de’ Fiorentini (G. Villani); anche rifl.: a questo niuno di noi può debitamente disdirsi (Boccaccio). 4. letter. Negare, vietare: paura mel disdice Di Diana (Boccaccio); disdetto alle altre genti è il rito (Foscolo). ...
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millanta
agg. num. [alterazione pop. di mille, con la terminazione di quaranta, cinquanta, ecc.], invar. – Forma scherz. per mille, usata in passato (oggi rara o scherz.) per indicare numero grandissimo, [...] quantità straordinaria, soprattutto in narrazioni favolose: haccene più di millanta, che tutta notte canta (Boccaccio); cominciò ... a entrare in parole e dirle che egli era gentile uomo per procuratore e che egli aveva de’ fiorini più di ...
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talento2
talènto2 s. m. [da talènto1, per evoluzione semantica dovuta alla nota «parabola dei talenti» (Matteo 25), nella quale i talenti affidati dal signore ai suoi servi sono simbolo dei doni dati [...] ’altri era meco (Dante); Primasso, il quale avea t. di mangiare ..., si trasse di seno l’uno de’ tre pani li quali portati aveva (Boccaccio); venire in t., ant., sentire il desiderio: questo ... esser vero come si dice m’è venuto in t. di dimostrarvi ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] . (poet.) passare, morire: consola la tua donna, la qual sempre, poi che tu di questa vita passasti, è stata in lagrime (Boccaccio); in questa forma Passa la bella donna, e par che dorma (T. Tasso). d. Procedere, cambiando argomento: passeremo ora a ...
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meccanico
meccànico (non com. mecànico) agg. e s. m. (f., non com., -a) [dal lat. mechanĭcus, gr. μηχανικός, der. di μηχανή «macchina»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. In generale, che riguarda la meccanica [...] ant. Chi attende a lavori manuali, lavoratore; e per estens., plebeo, persona rozza, volgare: secondo la oppinion de’ meccanici (Boccaccio); nel mezzo, vile meccanico; o ch’io t’insegno una volta come si tratta co’ gentiluomini (Manzoni). Anche come ...
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ritrarre
(non com. retrarre) v. tr. [lat. retrahĕre «tirare indietro», comp. di re- e trahĕre «trarre, tirare»] (coniug. come trarre). – 1. a. Trarre indietro o tirare via: ritrasse lo sguardo da quell’atroce [...] da un impegno, da un’impresa difficile; non potendo con suo onore ritrarsi da far quello che comandavan le leggi (Boccaccio). In usi ant. o letter., raccogliersi, ricoverarsi: Però sarrebbe da ritrarsi in porto Mentre al governo ancor crede la vela ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto [...] si venga a sapere; soprattutto in frasi di meraviglia: ora questa che n. è, che tu così tosto torni a casa stamane? (Boccaccio); come, costui dice la terra muoversi? che n. son queste? (G. Bruno). b. letter. Notizia, data o ricevuta, intorno a fatti ...
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ritrovare
v. tr. [comp. di ri- e trovare] (io ritròvo, ecc.). – 1. a. Trovare di nuovo: ho lasciato un’altra volta la borsa in treno: speriamo di ritrovarla, come la volta scorsa; se la ritrovo a origliare, [...] r. un disegno, o le linee di un disegno, ripassarne i contorni; scherz., battendola forte, l’andava le costure ritrovando (Boccaccio), metafora tolta dall’uso dei sarti e farsettai di battere le cuciture per spianarle, volendo dire che a una persona ...
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vendicare
v. tr. [lat. vĭndĭcare, der. di vindex -dĭcis «vindice», propr. «esercitare le funzioni di vindice»] (io véndico, tu véndichi, ecc.). – 1. Punire, soddisfare, riscattare mediante vendetta. [...] : come in noi è la pietà commendata, così ancora in noi è dalla divina giustizia rigidamente la crudeltà vendicata (Boccaccio). b. Rivendicare, procurare: quel che a noi vendicò la nostra virtù, confesseremo noi esserne alla fortuna obligati? (L. B ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...