gravezza
gravézza s. f. [der. di grave]. – 1. letter. a. La qualità di ciò che è grave, pesantezza: g. di un cibo; c’è troppa g. di ornamenti; una manina bianca a guisa di cera spenzolava da una parte, [...] bellissimo piano ..., il quale tanto più viene lor piacevole quanto maggiore è stata del salire e dello smontare la g. (Boccaccio); tristezza, malinconia: L’avaro zappador ... con parole e con alpestri note Ogni g. del suo petto sgombra (Petrarca). 2 ...
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gavillare
v. intr. e tr. – Variante ant. di cavillare: veramente potrebbe alcuno g. dicendo che ... (Dante); perché alcuno la nostra troppo lunga dimoranza gavillar non potesse (Boccaccio). ◆ Analogam. [...] furono usate le forme gavillo, gavillóso, gavillatóre, gavillazióne (e gavillagióne), per cavillo, ecc ...
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impellere
impèllere v. tr. [dal lat. impellĕre, comp. di in-1 e pellĕre «spingere»], letter. – Spingere innanzi, sospingere con forza. È un latinismo raro, che si trova usato solo nel pass. rem. impulsi [...] e nel part. pass. impulso: la virtù che lo sguardo m’indulse, Del bel nido di Leda mi divelse E nel ciel velocissimo m’impulse (Dante); variamente fu dalla Fortuna impulso (Boccaccio). ◆ Part. pres. impellènte, soltanto come agg. (v. la voce). ...
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gravidezza
gravidézza s. f. [der. di gravido], ant. – L’essere gravido, cioè pieno, carico e sim.; più in partic. l’essere gravida, stato di gravidanza: la tua g. scoprirà il fallo nostro (Boccaccio). ...
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gravido
gràvido agg. [dal lat. gravĭdus «aggravato» (e, nel femm., «incinta»), der. di gravis «grave, pesante»]. – 1. Di donna, e in genere della femmina dei mammiferi, che è in stato di gravidanza, [...] ); con la seconda accezione, anticam. anche gravida in: il sogno della madre del nostro poeta, quando in lui era gravida (Boccaccio). Può essere riferito anche al grembo, all’utero, al ventre della donna o dell’animale, e in questo caso è usato ...
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gavocciolo
gavòcciolo s. m. [der. di *gaba «gozzo1»; v. gavazzare]. – 1. tosc. Gonfiore; bubbone: certe enfiature ... le quali i volgari nominavan gavoccioli (Boccaccio). 2. Nel linguaggio clinico, g. [...] venoso, varice rotondeggiante, turgida e vistosamente sporgente sulla superficie cutanea (spec. a livello degli arti inferiori) o mucosa (per es., quella ano-rettale, in caso di varici emorroidali) ...
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quaresima
quaréṡima s. f. [lat. eccles. quadragēsĭma, femm. sostantivato dell’agg. quadragēsĭmus «quarantesimo»; quindi «quarantesimo giorno (prima di Pasqua)»]. – 1. a. Nella liturgia cattolica, periodo [...] riservato a digiuni e astinenze, sia prescritto dalla Chiesa sia osservato per particolare devozione: oltre alli digiuni delle q. che nell’anno si fanno dalle divote persone (Boccaccio); essendo andato ... a fare la q. dello Spirito Santo (Belcari). ...
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mitigatore
mitigatóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di mitigare], non com. – Chi o che mitiga: la speranza è m. dei dolori; o Sonno, ... m. delle fatiche e sovvenitore degli affanni (Boccaccio). ...
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capoletto
capolètto s. m. [comp. di capo e letto2]. – 1. ant. (pl. capolètti) Drappo imbottito che si appendeva al muro, a capo del letto; anche drappo in genere per parare stanze: fornendo tutta la [...] corte di capoletti franceschi molto nobili (G. Villani); è maravigliosa cosa a vedere i capoletti intorno alla sala dove mangiamo (Boccaccio). 2. Come locuz. avv., a capoletto, in capo al letto, dalla parte dove si posa la testa: avere un’immagine ...
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capolevare
v. intr. [comp. di capo e levare] (io capolèvo, ecc.), ant. – Volgersi sottosopra, capovolgersi: capolevando questa tavola, con lui insieme se n’andò quindi giuso (Boccaccio). ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...