quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente [...] mancò poco che»: q. cadeva; m’è venuto q. addosso; venne in tanto dolore, che q. fu per gittarsi della torre (Boccaccio). 2. Come, come se fosse ...: Gentileza di sangue, e l’altre care Cose tra noi, ... Quasi vil soma, egualmente dispregi (Petrarca ...
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ingordigia
ingordìgia s. f. [der. di ingordo]. – L’essere ingordo, avidità eccessiva nel mangiare (meno com., nel bere): mangiare, divorare con i.; aspettava con i. d’aver davanti il suo piatto di maccheroni; [...] l’i. è nociva alla salute. Fig.: per i. di denaro; udendo la ’ngordigia di costei ... quasi in odio transmutò il fervente amore (Boccaccio). ...
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disertare
diṡertare v. tr. e intr. [lat. *desertare, der. di desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»] (io diṡèrto, ecc.; part. pass. diṡertato, ant. diṡèrto). – 1. tr. letter. a. Devastare, guastare, [...] (Pascoli). Riferito a persona (come compl. oggetto), rovinare, mandare in rovina; anche rifl.: egli fu vicino al disertarsi (Boccaccio). b. Spopolare: la regione fu disertata. c. Spogliare, impoverire: di tutte sue terre il disertaro (G. Villani). 2 ...
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venticinque
venticìnque agg. num. card. [comp. di vénti e cinque], invar. – Numero composto di due decine e cinque unità (in cifre arabe 25, in numeri romani XXV): si è laureato in medicina a v. anni; [...] per indicare numero non grande, quantità modesta, uso largamente documentato negli autori: ordinarono una brigata forse di v. uomini (Boccaccio); signor mio, quando non vi sia grave, io vi direi volentieri in segreto v. parole (Bandello); e l’esempio ...
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grembiule
s. m. [der. di grembo]. – 1. a. Elemento accessorio, detto anche grembiale, che s’indossa sopra il vestito femminile o maschile, formato da un pezzo di stoffa (lino, tela, nailon o materia [...] un farsetto bianchissimo indosso e un grembiule di bucato innanzi sempre, li quali più tosto mugnaio che fornaio il dimostravano (Boccaccio). b. Per estens., la sopravveste (di tela bianca o nera, di satin, di cotone colorato) che indossano i bambini ...
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grembo
grèmbo s. m. [lat. grĕmium, con influenza di lémbo]. – 1. La concavità che, in una persona seduta, si forma tra le ginocchia e il seno (con partic. riferimento a donne): Da’ be’ rami scendea ... [...] lembo del vestito sollevato a formare una conca per mettervi dentro qualcosa: fatto del mantello g., quello di pietre empié (Boccaccio). b. Grembiulata: Per un g. di bei fiori Mille amanti io donerei (Redi). 4. In araldica, figura, detta anche girone ...
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armeggiare
v. intr. [der. di arma] (io arméggio, ecc.; aus. avere). – 1. ant. Maneggiare le armi, combattere; più spesso, fare spettacolo d’armi per giostre o tornei: acciò che egli l’amor di lei acquistar [...] potesse, giostrava, armeggiava, faceva feste e donava (Boccaccio). 2. fig. a. Dimenarsi, agitarsi, annaspare: s’era levato a stento afferrandosi alla tavola con una mano, armeggiando con l’altra a casaccio (Di Giacomo). b. Rovistare: che cosa stai ...
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biascicatore
biascicatóre (e biasciatóre) s. m. (f. -trice) [der. di biasci(c)are], non com. – Chi ha l’abitudine di biascicare, biascicone: questi adunque tutti, ingluviatori, ingurgitatori, ... biasciatori [...] ... sono vòti di pensieri laudevoli (Boccaccio). ...
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trovare
v. tr. [forse lat. pop. *tropare (der. del lat. tropus «tropo»), documentato nel lat. tardo contropare «esprimere con tropi»; cfr. fr. ant. trover (mod. trouver), provenz. trobar] (io tròvo, [...] ammazzata, trovandola grassa e giovane, quella mandò a un suo buon cuoco ... dicendo che a cena l’arrostisse (Boccaccio); o sperimentare direttamente: me l’avevano descritto come un orso, io invece l’ho trovato gentilissimo; attribuire una qualità ...
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diserto2
diṡèrto2 agg. [lat. desĕrtus, part. pass. di deserĕre «abbandonare», da cui anche il lat. *desertare e l’ital. disertare], ant. e letter. – Devastato, spogliato, impoverito e sim. (anche come [...] part. pass. di disertare). Riferito a persona, rovinato: io son d. e non so come io mi torni a casa (Boccaccio); o abbandonato: De’ monili ... e de’ cinti, Che alle donne diserte de’ vinti Il marito o l’amante rapì (Manzoni). ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...