per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] ; una medicina che si prende per bocca; e il così dire e il dargli di questa lancia per lo petto fu una cosa (Boccaccio); essere per via, non essere ancora arrivato; in usi fig.: le rette che passano per il punto A; mille pensieri gli passavano per ...
Leggi Tutto
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] luogo, si hanno anche per uomo esempî nell’ant. toscano e umbro di riduzione del dittongo uo a u, documentata anche questa in Boccaccio (Dec. III, 1, 11): che è uno umo a star con femine? ◆ Nei varî alterati, essendo la prima sillaba fuori d’accento ...
Leggi Tutto
trarre
(ant. tràere e tràggere) v. tr. [lat. trahĕre] (io traggo, tu trai [ant. traggi], egli trae [ant. tragge], noi traiamo [ant. traggiamo], voi traéte, essi tràggono; pres. cong. tragga, ... traiamo [...] : perch’egli alla nobiltà del padre e non alla mercatantia si traesse, non l’aveva il padre voluto mettere a alcun fondaco (Boccaccio). 3. a. letter. Condurre, portare via, con un compl. di moto da luogo introdotto dalla prep. da (nell’uso ant. anche ...
Leggi Tutto
rimanere
rimanére v. intr. [lat. remanēre, comp. di re- e manēre «restare»] (io rimango, tu rimani, ... essi rimàngono; pass. rem. rimasi o rimaṡi, rimanésti; fut. rimarrò; cong. pres. rimanga; condiz. [...] di restare, nei suoi varî usi: rimasi in città per tutta l’estate; se io vo, chi rimane? se io rimango, chi va? (Boccaccio), frase che avrebbe detto Dante, quando gli si offriva di andare ambasciatore a Roma; lo pregò di rimanergli accanto; con compl ...
Leggi Tutto
montare
v. intr. e tr. [der. di monte] (io mónto, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Andar su, muovere verso un luogo più alto: Né mai qua giù dove si monta e cala Naturalmente, fu sì ratto [...] !, monta su!, per invitare altri a salire in vettura); m. in bicicletta; montata sopra una barchetta se ne fuggì a Lipari (Boccaccio). In locuz. particolari: m. in cattedra, anche nel senso fig. di fare il saccente; m. a riva, nel linguaggio marin ...
Leggi Tutto
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] , esperienza d’una cosa: io ho da più persone inteso che tu se’ savissimo e nelle cose di Dio senti molto avanti (Boccaccio). 7. Come s. m., il s., il contenuto affettivo o etico dell’animo: nobiltà, delicatezza, squisitezza del s.; uomo di retto, d ...
Leggi Tutto
sottile
agg. [lat. subtīlis, der. della locuz. sŭb tela, termine dei tessitori, propr. «che passa sotto l’ordito»]. – 1. a. Che ha un diametro o uno spessore relativamente piccolo, o più piccolo del [...] , ... avendo l’udire s., sì come le più volte veggiamo aver gl’infermi, udì ciò che costoro di lui dicevano (Boccaccio). c. Pronto e sensibile, capace di cogliere le affinità, le distinzioni, le sfumature e sim., riferito sia a facoltà intellettuali ...
Leggi Tutto
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] : con la mia benedizione ti do la p. che tu ne facci quello che l’animo ti giudica che ben sia fatto (Boccaccio); Buccio, avendo bisogno d’essere a casa, ebbe la p. dall’officiale della guardia (Sacchetti). 9. a. Assicurazione formale, non appoggiata ...
Leggi Tutto
grazioso
grazióso agg. [dal lat. gratiosus, der. di gratia «grazia»]. – 1. a. Che ha in sé grazia, che piace per la sua grazia: un bambino g.; una g. ragazza; un viso molto g.; è graziosa quando sorride, [...] ); Il vagante inno mio fugge ove incontri Grazïose le menti ad ascoltarlo (Foscolo); anche riferito agli atti: liete e g. accoglienze (Boccaccio); un g. saluto. b. Che concede o ha facoltà e disposizione a concedere una grazia: m’è ... Amore stato g ...
Leggi Tutto
prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] , dare inizio a qualcosa; in partic., p. la danza, cominciare a ballare: comandò la reina che una danza fosse presa (Boccaccio). b. Fare proprio, entrare (o rientrare) in possesso di qualche cosa: hai già preso la paga?; prendete quanto vi spetta ...
Leggi Tutto
Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...