fontana
s. f. [lat. tardo fontana, propr. femm. (sottint. aqua) dell’agg. fontanus «di fonte»]. – 1. ant. a. Fonte, sorgente: tra chiare f. e verdi prati (Petrarca); una f. d’acqua freddissima (Boccaccio); [...] estens., fiume, corso d’acqua: tra Rialto E le f. di Brenta e di Piava (Dante). b. fig. Origine, causa: quel, ch’è sempre d’ogni mal fontana (Pucci); quella degli accenti è f. di errori a chi ben non vi ...
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villano
s. m. e agg. (f. -a) [lat. tardo villanus «abitante della villa», cioè della campagna: v. villa]. – 1. s. m. a. Nel medioevo, chi risiedeva nella villa, la terra aperta che si contrapponeva al [...] campagna, contadino: e a’ villani rivolto disse «Vedete, signori, come egli m’aveva lasciato nell’albergo in arnese ...» (Boccaccio); Allora il buon villano sorge dal caro Letto (Parini); Come assiso talvolta il villano Sulla porta del cheto abituro ...
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quatto
agg. [lat. coactus, part. pass. di cogĕre «raccogliere, ammassare, costringere»; cfr. coatto]. – Rannicchiato a terra o addossato a un riparo, per lo più cercando di non fare rumore, per non essere [...] scorto: stava q. dietro un cespuglio; Io mi levai dal luogo ov’era quatto Stato ad udire e a vedere (Boccaccio); non gridò e non domandò nulla; stette quatto nel buio, in attesa (Quarantotti Gambini). È di norma ripetuto: se ne stava quatto quatto in ...
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punitore
punitóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. punitor -oris, der. di punire «punire»]. – Chi, o che, punisce: giustizia punitrice; niuna altra cosa per lor [= da loro] domandandosi se non che [...] il fuoco fosse di così fatta malvagità punitore (Boccaccio); dell’ingiuria, lui meno d’ogni altro, aveva diritto di farsi p. (Manzoni); Il p. di sé stesso, traduzione usuale del titolo greco, Heautontimorùmenos, di una commedia del poeta lat. ...
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avventura
s. f. [dal fr. aventure, che è il lat. adventura «ciò che accadrà», neutro pl. del part. fut. di advenire «giungere»]. – 1. a. Caso inaspettato, avvenimento singolare e straordinario: le a. [...] ) con il sign. di «forse»: egli poté in su lo stremo aver sì fatta contrizione che per a. Idio ebbe misericordia di lui (Boccaccio); il terror della morte l’invase, e, con un senso per a. più forte, il terrore di diventar preda de’ monatti (Manzoni ...
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ventraiuola
ventraiuòla s. f. [der. di ventraia], ant. – Trippaia, venditrice di trippa: se voi non mi credeste, io vi posso dare per testimonia ... la Grassa ventraiuola (Boccaccio). ...
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maestrato
s. m. [dal lat. magistratus -us (v. magistrato), rifatto su maestro1 (lat. magister)]. – Forma ant. per magistrato, sia come persona che copre una carica pubblica, sia come carica o magistratura: [...] l’imperio si dice de’ maggiori m., come de’ consoli, de’ pretori (Vico); Lisimaco, appo il quale quello anno era il sommo m. de’ rodiani (Boccaccio), la somma magistratura. Per estens., incarico di autorità, di responsabilità. ...
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ventre
vèntre s. m. [lat. vĕnter -tris]. – 1. a. Sinon. di addome e del più com. e più fam. pancia, per indicare sia la cavità dell’addome contenente i visceri sia la regione esterna corrispondente, [...] del v., letter., andare di corpo: richiedendo il naturale uso di dovere diporre il superfluo peso del v. (Boccaccio). Nel linguaggio medico, v. a barca, infossamento o avvallamento dell’addome con marcata sporgenza delle salienze ossee del bacino ...
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maestria
maestrìa s. f. [der. di maestro1]. – Abilità eccellente in qualche cosa; perizia da maestro: m. di pennello, di scalpello, di canto; opera eseguita con grande m. d’arte, con insuperabile m.; [...] un artificio: pare ... como sia Fatto di rame o di pietra, o di legno, Che sé conduca sol per maestria (G. Cavalcanti); Filocolo ... cominciasi a crucciare e a tignersi nel viso, e assottigliarsi se potesse il giuoco per m. recuperare (Boccaccio). ...
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ingravidare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo ingravidare, der. di gravĭdus «gravido»] (io ingràvido, ecc.; come intr., aus. essere). – Nel trans., rendere gravida; di animali, impregnare. Nell’intr., diventare [...] gravida, restare incinta: come fu piacer di Dio, la donna ingravidò in due figliuoli maschi (Boccaccio). ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...