mentire
v. intr. e tr. [lat. tardo mentire, class. mentiri, der. di mens mentis «mente»; propr. «inventare con la mente» e quindi «fingere»; cfr. gli analoghi sign. del lat. fingĕre «plasmare, inventare, [...] con lo stesso senso m. per la gola, oggi per lo più scherz. (ant. m. per la strozza): essi mentono tutti per la gola (Boccaccio); E s’alcun dice che Turpin morisse In Runcisvalle, mente per la strozza (Pulci); m. a sé stesso, cercare di convincersi a ...
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favilla
s. f. [lat. favilla]. – 1. a. Frammento minutissimo di materia incandescente che si leva dal fuoco, o da un corpo metallico rovente percosso con forza, e si spegne subito: le f. di un tizzone; [...] possente, Ch’una f. sol de la tua gloria Possa lasciare a la futura gente (Dante). ◆ Dim. favillétta, favillina, favillùccia; ant. favilluzza, fig., quantità minima: avendo in sé, quantunque avaro fosse, alcuna favilluzza di gentilezza (Boccaccio). ...
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pastura
s. f. [lat. tardo pastura, der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus]. – 1. a. Con riferimento agli animali, il pascere all’aperto e, in senso concr., il luogo dove pascono (sinon. quindi, [...] [Certaldo], per ciò che buona p. vi trovava, usò un lungo tempo d’andare ogn’anno una volta a ricogliere le limosine (Boccaccio). Con sign. più particolari: Qual savesse qual era la pastura Del viso mio ne l’aspetto beato (Dante), quant’era soave il ...
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impetrare2
impetrare2 v. tr. [dal lat. impetrare, comp. di in-1 e patrare «eseguire, concludere»] (io impètro, ecc.), letter. – 1. Ottenere con preghiere, con suppliche, o in genere conseguire una cosa [...] i. una cosa a qualcuno, ottenergliela, far che gli sia concessa: io son presto di farlo, dove voi una grazia m’impetriate (Boccaccio); Tu l’adito m’impetra al capitano (T. Tasso). 2. Con altro uso (sconsigliabile, perché improprio e soprattutto per l ...
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quegli
quégli (ant. quélli) pron. dimostr. m. [lat. eccu(m) *ĭlli, modificazione, quest’ultimo, del nomin. ĭlle per analogia con qui], letter. – Quella persona, cioè una persona (o divinità, raram. animale [...] casi obliqui è più com. quello); Quelli è Omero poeta sovrano (Dante); quegli allora mi domandò che peccato quel fosse (Boccaccio); don Abbondio gli andò dietro, e, mentre quegli girava la chiave nella toppa, se gli accostò (Manzoni). Seguito da pron ...
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ventura
s. f. [lat. ventūra, neutro pl. di venturus (v. venturo): propr. «le cose che verranno», quindi «il futuro»]. – 1. a. Sorte, destino: predire, indovinare, leggere la v. (pop. dare, fare la v.); [...] procurarsi qualche piacere amoroso: l’altre che senza amante erano, come seppero il meglio, segretamente procacciaron lor v. (Boccaccio), provvidero a sé stesse, procurandosi il piacere amoroso. d. Locuz. avv. alla v., a caso, affidandosi alla sorte ...
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tantosto
tantòsto avv. [comp. di tanto e tosto2; cfr. il fr. tantôt], ant. – Tosto, subito: Perotto, udendo questo e fiso guardandolo, t. il riconobbe (Boccaccio). ...
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favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati [...] , ma che per la loro stranezza o eccezionalità potrebbero sembrare inventati); avendogli più volte Tito dato favole per risposta (Boccaccio). Cosa frivola, frase vuota, parole senza contenuto: Non ha Fiorenza tanti Lapi e Bindi Quante sì fatte f. per ...
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ploro
plòro s. m. [der. di plorare], ant. e poet. – Pianto, lamento: L’anime dolorose di coloro Ch’a torto per me muoion, non fien mai Sanza disio di mio dolore e ploro (Boccaccio); La melodia di settembre, [...] Che accompagna il mare Col suo lento ploro (D’Annunzio) ...
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arnese
arnése s. m. [dal fr. ant. herneis, harneis, harnais «provviste di viaggio, vettovaglie», poi «armatura», voce di origine germ. (ant. scand. *hernest)]. – 1. ant. a. Armatura o parte di essa: [...] utensili, strumenti, ecc.: molte robe su per le stanghe, secondo il costume di là, e altri assai belli e ricchi a. vide (Boccaccio); i sacri arnesi Che prima ritrovâr Cerere e Pale (Parini); gli a. del fabbro, del falegname, ecc.; aveva con sé tutti ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...