quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] Venir per l’acqua verso noi in quella (Dante); Sicurano, quasi essecutore del soldano, in quello rivolto a Bernabò disse .... (Boccaccio); in quella che, in quello che, mentre, nel mentre che: Grifon gagliardo duo ne piglia in quella Che ’l ponte si ...
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puntellare
v. tr. [der. di puntello] (io puntèllo, ecc.). – 1. Sostenere, fermare con puntelli una struttura: p. una porta, una finestra; p. il portone perché rimanga aperto; con lor ferro il coperchio, [...] ch’era gravissimo, sollevaron tanto quanto uno uomo vi potesse entrare, e puntellaronlo (Boccaccio); p. un muro, un soffitto, un arco, una volta. 2. a. Per estens., p. una persona, sorreggerla con opportuni sostegni: lo riposero dove avea a stare, ...
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gridare
v. intr. e tr. [prob. lat. quirītare «invocare aiuto; strillare»]. – 1. intr. (aus. avere) Alzare molto la voce, per farsi sentire o per fare rumore o per sfogare l’eccitazione dell’animo: g. [...] 3. tr. Con sign. più particolari: a. Rendere noto, far conoscere gridando: gridandosi per tutto il fallo da lor commesso (Boccaccio); il mio duol grido (Carducci); g. ai quattro venti, far sapere a tutti cosa che sarebbe meglio rimanesse segreta. Per ...
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puntello
puntèllo s. m. [prob. der. di punta1, o forse der. di ponte, raccostato a punta1]. – 1. Sbarra di legno o di metallo, opera muraria e, in genere, elemento ad asse verticale, o anche inclinato [...] , alla finestra; tiraron via il p. che il coperchio dell’arca sostenea, e fuggendosi, lui dentro dall’arca lasciaron racchiuso (Boccaccio); con partic. riferimento alla tecnica delle costruzioni: mettere i p. a una trave, a un arco, a una volta, a ...
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retorico
retòrico (ant. o raro rettòrico) agg. e s. m. [dal lat. rhetorĭcus, gr. ῥητορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di retorica, che riguarda la retorica: arte r.; scuola r.; la tradizione r. antica; [...] , non solamente un gran rettorico l’avrebbe estimato, ma avrebbe detto esser Tulio medesimo o forse Quintiliano (Boccaccio). ◆ Avv. retoricaménte, in modo retorico: un discorso retoricamente vuoto e altisonante; in modo conforme alle norme della ...
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stranguglione
stranguglióne s. m. [der. di strangolare]. – 1. Nome pop. (per lo più al plur.) di una malattia infettiva acuta dei cavalli, l’adenite equina, e, nell’uomo, della tonsillite, oppure degli [...] s.; non mangiare così in fretta, se non ti vuoi far venire gli s.; alle giovani i buon bocconi e alle vecchie gli s. (Boccaccio); meno com., singulto del ridere: rispose tra uno s. di riso e l’altro (Bacchelli); si sentì uno s. mal soffocato di risa ...
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favoreggiare
v. tr. [der. di favore] (io favoréggio, ecc.). – Aiutare, favorire: Iddio gli favoreggiava, il Papa gli aiutava, messer Carlo aveano per campione (Compagni). Oggi quasi esclusivam. in senso [...] : f. la corruzione, la prostituzione; f. i colpevoli; f. delitti, imbrogli, peculati. ◆ Part. pres. favoreggiante, anche come agg. (ant.), che favoreggia, favorevole: potremmo dire la fortuna essere alla nostra andata favoreggiante (Boccaccio). ...
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querciolo
querciòlo (letter. querciuòlo) s. m. [dim. di quercia]. – Quercia giovane: un boschetto di quercioli; un baston tondo d’un querciuolo giovane (Boccaccio); anche, pezzo di legno di quercia o [...] di querciolo per far fuoco: un gran pajuolo era già stato messo sopra una bracciata di quercioli (D’Azeglio) ...
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grifare
v. tr. e intr. [der. di grifo1]. – 1. tr., ant. Dei maiali, trangugiare avidamente il beverone ficcandovi il grugno; fig., scherz., godere a proprio agio e con animalesco piacere di qualche cosa: [...] «Oh!» disse Bruno «tu te la griferai [la Niccolosa] ...» (Boccaccio). 2. intr. (aus. avere), roman. Fare un ruzzolone. ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...