elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico [...] stesso tono sentimentale e lirico dell’elegia classica: l’Elegia di Arrigo da Settimello; l’Elegia di Madonna Fiammetta del Boccaccio; le Elegie romane di Goethe. b. In senso collettivo, la poesia elegiaca di una letteratura, di un periodo, o anche ...
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venusto
agg. [dal lat. venustus, der. di venus (-nĕris) «grazia, bellezza»], letter. – Che ha venustà; bello di una bellezza piena di grazia e di leggiadria; riferito in partic. alla bellezza muliebre: [...] le v. forme d’una dea; donna d’aspetto v.; ma anche a uomo e ad animale: giovane di v. forma (Boccaccio); egli aveva formosa la statura ... L’aspetto degno e tutto in sé venusto (Pulci); i suoi atti venusti Gli rendan l’onde e il suo candore (Foscolo ...
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santita
santità s. f. [dal lat. sanctǐtas -atis, der. di sanctus «santo»]. – 1. L’esser santo; qualità, condizione di ciò che è santo. In partic.: a. Nella teologia cattolica, in senso proprio e con [...] opere. b. Con uso estens., l’esser probo, onesto, casto: credi tu per improntitudine vincere la s. di questa donna ...? (Boccaccio); quattrini e s., metà della metà, prov. che esorta a non credere troppo facilmente alla ricchezza e all’onestà altrui ...
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tapinare
v. intr. [der. di tapino] (aus. avere), letter. – Vivere miseramente, condurre vita tapina: passati sono omai quattordici anni che io sono andato tapinando per lo mondo (Boccaccio); in ogni [...] parte Siam poi giti del mondo tapinando (Caro). Come intr. pron., affliggersi, affannarsi: a Roma non si trova il libro, e convien tapinarsi per trovarlo (Leopardi) ...
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esalare
eṡalare v. tr. e intr. [dal lat. exhalare, comp. di ex- e halare «alitare, soffiare»]. – 1. tr. Mandar fuori, spandere da sé vapori, profumo o altre sostanze che si disperdono invisibilmente [...] ’ultimo respiro, morire; non com., sfogare: e. la rabbia, lo sdegno; esalata l’ira, ritornano nella quiete prima (Boccaccio). 2. intr. (aus. essere) Uscir fuori spandendosi nell’aria: dalle rose esalava un soave profumo; esalavano dalle solfare densi ...
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maggioranza
s. f. [der. di maggiore]. – 1. ant. e letter. Con sign. generale e astratto, superiorità numerica, quantitativa, morale, ecc.: acciò che ciascun pruovi il peso della sollecitudine insieme [...] col piacere della m. (Boccaccio), cioè dell’esser maggiore di grado, della maggiore autorità; la qual m. di amor proprio importa maggior desiderio di beatitudine (Leopardi). 2. a. Il maggior numero di voti che in un’assemblea, in un collegio e sim. ...
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vepre
vèpre s. m. o f. [dal lat. vepres m. (f. in Lucrezio)], letter. – 1. Pruno selvatico, cespuglio spinoso: come la paurosa lepre nelle vepri nascosa (Boccaccio); su da’ palpitanti Vepri un lieve [...] pel cielo frullar d’ale (Pascoli); turbati Discendevamo tra i vepri (Montale). 2. In araldica, figura che rappresenta un pruno selvatico, sradicato, di sette rami, ognuno terminante in un frutto; per alterazione ...
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inimicare
v. tr. [dal lat. inimicare, der. di inimicus «nemico»] (io inimico, tu inimichi, ecc.). – 1. Rendere nemico o nemici: con i suoi pettegolezzi è riuscita a inimicare i due fratelli; più com., [...] rifl. reciproco, diventare nemici: non vorremo inimicarci per questioni così futili! 2. ant. Trattare da nemico, osteggiare: se inimicato l’avesse, non ne sarebbe stato biasimato da persona (Boccaccio); vorrei potere odiare Chi m’inimica (Poliziano). ...
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albore
àlbore s. m. o f. – Ant. variante di albero2 (cfr. anche la variante letter. àrbore): questa a., sotto le cui ombre divoti porgiamo i prieghi (Boccaccio). ...
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ministra
s. f. [dal lat. ministra, femm. di minister: v. ministro]. – 1. Donna che ricopre la carica di ministro, che è cioè titolare di un dicastero (spesso usata anche la forma del m. ministro). 2. [...] [la natura e la fortuna] spesso le lor cose più care nascondon sotto l’ombra dell’arti reputate più vili (Boccaccio); Lesbia, ... Del mio piacer m. de’ miei danni (Algarotti). Anche, sacerdotessa, addetta al culto di una divinità: il vivo Spirar ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...