inimichevole
inimichévole agg. [der. di inimico, formato su amichevole], letter. ant. – Non amichevole, ostile: tra Frigii e Argivi per la rapita Elena accese odii mortali e mosse i. armi (Boccaccio). ...
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inimicizia
inimicìzia s. f. [dal lat. inimicitia, der. di inimicus «nemico»]. – 1. Sentimento o atteggiamento di avversione, di ostilità reciproca o anche unilaterale: i. tra due famiglie; fomentare [...] al plur.: seminare, fomentare inimicizie; aveva oltre modo piacere ... in commettere, tra amici e parenti ..., mali e inimicizie e scandali (Boccaccio). 2. fig., non com. Incompatibilità fra cose: il fuoco ha tanta i. coll’acqua che ... (Segneri). ...
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esaltamento
eṡaltaménto s. m. [der. di esaltare]. – L’atto di esaltare; è forma molto meno com. di esaltazione. Ant., ingrandimento, innalzamento: tutti per lo suo bene e per lo suo stato e per lo suo [...] e. pregando (Boccaccio). ...
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forbito
agg. [part. pass. di forbire]. – 1. Nitido, terso: le treccie bionde, Ch’oro f. e perle Eran quel dì a vederle (Petrarca). 2. fig. Curato, raffinato, elegante: stile, linguaggio f.; un discorso [...] ha o ostenta modi garbati, compìto, educato: egli non è alcun sì f., al quale io non ardisca di dire ciò che bisogna (Boccaccio). ◆ Avv. forbitaménte, con forbitezza, con accuratezza ed eleganza formale: parlare, scrivere, esprimersi forbitamente. ...
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questi
quésti pron. dimostr. m. [lat. eccu(m) *ĭsti (forma di nomin. sing., per ĭste, modificato per analogia con qui; cfr. quegli)], letter. – Questa persona, la persona di cui si è appena parlato (per [...] [il leone] parea che contra me venisse Con la test’alta (Dante); dall’una parte mi trae l’amore ... e d’altra mi trae giustissimo sdegno ...: quegli vuole che io ti perdoni e questi vuole che io contro a mia natura in te incrudelisca (Boccaccio). ...
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ministriere
ministrière (o ministrièro; anche minestrière e menestrière) s. m. [dal fr. e provenz. ant. menestrier, variante di ménestrel: v. menestrello], ant. – Lo stesso che menestrello, nel suo sign. [...] originario e più ampio: aveva giullari e ministrieri (Boccaccio); Il castellano interrogava, pallido, Con un cenno del capo i ministrieri (Pascoli). ...
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nullo
agg. e pron. [dal lat. nullus «nessuno», comp. della negazione ne e ullus «alcuno»]. – 1. agg. a. letter. Nessuno: N. bel salutar tra noi si tacque (Dante); e poi che nullo Vivente aspetto gli [...] elementi sono tutti nulli. c. Di cosa (non com. di persona), inefficace, senza valore: ogni aiuto era nullo (Boccaccio); soprattutto usato nel linguaggio giur. con riferimento ad atto o negozio o documento affetto da nullità (v.): esame, testamento ...
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maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo [...] canaglia che abbia mai conosciuto); i trecentisti m. (in opposizione ai trecentisti minori), Dante, Petrarca e Boccaccio; indica anche superiorità in un qualsiasi ordinamento gerarchico: rabbino m.; sagrestano m.; cappellano maggiore. Talvolta con ...
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punzone
punzóne s. m. [lat. punctio -ōnis «puntura», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. tosc. e letter. Forte colpo dato col pugno o con la mano aperta: fattoglisi incontro, gli diè [...] nel viso un gran p. (Boccaccio); Orlando ... da lor si difende co’ punzoni (Pulci); con un gran p. nel petto, fece dare indietro otto o dieci passi un altro che gli correva incontro (Manzoni). 2. Arnese fornito di puntale usato per la macellazione ...
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avviso1
avviṡo1 s. m. [dal fr. ant. avis, dalla locuz. ce m’est à vis che è il lat. volg. mihi est visum per il class. mihi videtur «mi sembra»]. – 1. a. Notizia, informazione, avvertimento, dati oralmente [...] : già m’era avviso Che così fosse (Dante). b. Pensiero, disegno: veggo io che il mio feminile a. sarà utile (Boccaccio); prendere, pigliare a., prendere una risoluzione: io presi avviso Di serbar la mia vita almen sicura (Chiabrera). c. ant. Trovata ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...