questionare
(ant. o pop. quistionare) v. intr. [der. di questione] (io questióno, ecc.; aus. avere). – 1. letter. Fare questione, discutere su qualche argomento: q. su problemi teologici; il quistionar [...] con parole potrebbe distendersi troppo (Boccaccio); non mi fate far la fatica di quistionare, perché mi sento troppa poca forza (Bacchelli). 2. Fare una discussione vivace, accesa; avere un contrasto, litigare: q. di politica; son sempre lì a q. d’ ...
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annerire
v. tr. e intr. [der. di nero] (io annerisco, tu annerisci, ecc.). – 1. tr. Rendere, far diventare nero o comunque di colore scuro: gli annerirono il viso col carbone; pareti annerite dal fumo; [...] ogni unzione annerisce i peli, fuorché i canuti (Boccaccio). 2. intr. (aus. essere) Diventare nero o scuro, oscurarsi: certi metalli esposti all’umidità anneriscono (o, con la particella pron., s’anneriscono) a poco a poco. ...
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vinciglio
vincìglio s. m. [lat. *vincilia, der. di vincire «legare» o di vincŭlum «vincolo, legame»]. – 1. Vinco, ramo di pianta tenero e flessibile. 2. Legame fatto di vinchi. In usi estens. e fig., [...] nel linguaggio letter. e ant., legame di qualsiasi tipo, laccio o nodo molto stretto: Dalmi legato dentro a’ tuoi v. (Boccaccio), dammelo [colui che io amo], o Amore, legato nelle tue catene. ...
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Febo
Fèbo. – Propr., epiteto del dio Apollo (lat. Phoebus, gr. Φοῖβος), che nella letteratura e nella poesia romana è assunto a indicare anche il Sole considerato quale divinità e identificato col dio [...] stesso. Per estens., nell’uso letter. e poet. ital., il Sole, inteso come astro: la dolcissima primavera recata da F. (Boccaccio); gl’inarati colli Solo e muto ascendea l’aprico raggio Di Febo e l’aurea luna (Leopardi). ...
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capra
s. f. [lat. capra]. – 1. a. Ruminante appartenente alla famiglia bovidi, sottofamiglia caprini, il cui addomesticamento risale al periodo preistorico. Nell’uso com. il nome è riferito in partic. [...] male i fatti proprî, avere torto: mi pare che ser Bernabò disputando con Ambruogiuolo cavalcasse la c. inverso il chino (Boccaccio). 2. Capra delle nevi o c. di montagna: nome di una specie di rupicaprini del genere oreamno, diffusa nelle regioni ...
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sanza1
sanza1 prep. – Antica variante fior. di senza, in uso nel sec. 13° ma continuata anche più tardi (e sporadicamente presente, per imitazione o per esigenze di rima, anche in autori non toscani), [...] : veramente io sono stato legno sanza vela e sanza governo (Dante); e sanza dubbio in piccol tempo assai divenne famoso (Boccaccio); Alberto sanza dire troppe parole ... venne a’ fatti (Sacchetti); non sanza Molta sospizïon stava di questo (Ariosto). ...
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accettevole
accettévole agg. [der. di accettare], letter. – Accettabile, gradito: con quella umiltà che più possa fare i miei prieghi accettevoli (Boccaccio). ...
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generale1
generale1 agg. [dal lat. generalis, der. di genus -nĕris «stirpe, genere»]. – 1. Che concerne il genere, e non la specie o l’individuo (contrapp. perciò a speciale, particolare). Quindi, nell’uso [...] ; in g. si guarda alle apparenze; ant., con gli stessi sign., al generale: le pulcelle, al g., sono timide (Boccaccio). ◆ Avv. generalménte, in modo generico, da un punto di vista generale: trattare un argomento generalmente; generalmente parlando ...
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questo
quésto agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭste, accus. eccu(m) ĭstum]. – Indica cosa o persona vicina nello spazio o nel tempo a chi parla, o considerata comunque come tale nel discorso (contrapp. [...] con valore temporale in questo, in questa, in questo mentre, in questo frattempo: in questo la fante di lei sopravvenne (Boccaccio); in questo parve a Prometeo che non so quanti di coloro lo stessero mirando (Leopardi); in questo che, in questa che ...
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iniquo
agg. [dal lat. iniquus, comp. di in-2 e aequus «equo»]. – 1. Non equo, non giusto: una sentenza i.; i. e ingiusta legge (G. Villani), in quanto viola un principio morale di uguaglianza; un trattamento [...] riferimento sia a persona sia ai suoi atti: l’i. tiranno; coloro li quali me hanno reputato crudele e iniquo e bestiale (Boccaccio); un’azione i.; un i. sospetto; anche, per estens., degli strumenti con cui si commette iniquità: l’i. spada; con armi ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...