mutare
v. tr. e intr. [lat. mūtare]. – È in genere sinon. di cambiare, cui corrisponde in tutti i sign. (tranne quello di «barattare, fare una operazione di cambio», che è esclusivo di cambiare); nell’uso [...] piegò sua costa (Dante); come che gran noia nel cuor sentisse, senza mutar viso in braccio la pose al famigliare (Boccaccio). Anche nella forma rifl., mutarsi: la crisalide si muta in farfalla. 2. intr. (aus. essere) Diventare diverso, passare da uno ...
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pure
avv. e cong. [lat. pūre «puramente», avv. di purus «puro»]. – Ha oggi fondamentalmente funzione di particella aggiuntiva o di cong. avversativa concessiva. Anticam. aveva anche valore avverbiale, [...] ch’io ne favelli (Dante); tutti i panni gli furono indosso stracciati, tenendosi beato chi p. un poco di quegli potesse avere (Boccaccio); e in prop. negativa: non li fu onore Ferir me de saetta in quello stato, A voi armata non mostrar pur l’arco ...
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quinci
avv. [lat. tardo eccu(m) *hĭnce (variante di hĭnc «di qui»)], ant. – 1. Di qui, da questo luogo (come compl. di moto da luogo o anche, talvolta, di moto attraverso luogo): Q. non passa mai anima [...] ); preceduto dalla prep. di, pleonastica, con lo stesso sign.: Fiesole, il cui poggio noi possiamo di q. vedere (Boccaccio). Con valore temporale, preceduto o no dalla prep. da, da questo momento, poi, di poi (cfr. il più com. quindi): da q. innanzi ...
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rendere
rèndere v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). – 1. Dare ad [...] ... Rendea gran lume all’uno e all’altro loco (Ariosto); e tutte allora fiorite sì grande odore per lo giardin rendevano (Boccaccio). b. Riportare, recare, trasferire nel luogo di prima o in altro luogo: La vela, in cima all’arbore rimessa, Rendé la ...
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mandare
v. tr. [lat. mandare «affidare», prob. da man(um) dare «dare la mano»]. – 1. ant. Ordinare, comandare, dare un incarico (cfr. mandante e mandato): incontanente mandò che i due giovani fossero [...] a dire, glielo dissi in faccia); con questo sign., anche, nell’uso ant., mandar dicendo: Madonna Francesca ti manda dicendo che ora è venuto il tempo (Boccaccio), o semplicem. mandare: avendogli ella il dì mandato che egli a cena ... con lei andasse ...
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grosso1
gròsso1 agg. [lat. tardo grŏssus]. – 1. In senso relativo, di oggetto che ha una certa grossezza (la quale è precisata da un’espressione numerica, o è genericamente determinata da un avverbio [...] di cervello, poco intelligente; uomo g., o anche di g. pasta, ignorante, semplicione: uomo idiota era e di g. pasta (Boccaccio). Con il sign. di grossolano, rozzo aveva anticam. uso anche più ampio: etati grosse (Dante), tempi di decadenza; vivande g ...
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presso1
prèsso1 avv., prep. e s. m. [lat. presse «strettamente», avverbio der. di pressus, part. pass. di premĕre «premere»]. – 1. avv. Vicino, in luogo non lontano da quello in cui si parla o a cui [...] p. Viterbo; si combatté p. il fiume; erano giunti p. la città; andando carpone infino presso le donne di Ripole il condusse (Boccaccio). Frequente con il sign. di «in casa di»: abita p. i genitori, p. una zia; e negli indirizzi, per introdurre l ...
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vermiglio
vermìglio agg. [dal provenz. vermelh (che, come il fr. vermeil, è il lat. vermicŭlus, dim. di vermis «verme»; nel lat. tardo il vocabolo indicò la cocciniglia e il colore che se ne ricava)]. [...] sì pronte A farla del civil sangue vermiglia (Petrarca); la giovane, che di vergogna tutta era nel viso divenuta vermiglia (Boccaccio); un bel cespuglio vede Di prun fioriti e di v. rose (Ariosto); Quando brillava il vespero v. (Pascoli). Anche come ...
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vago1
vago1 agg. [dal lat. vagus «vagante, instabile; indeterminato»] (pl. m. -ghi). – 1. letter. o poet. Che vaga, che si muove, perché mobile o instabile: v. aurette; v. zefiro; tre fiate in van cinta [...] . o ant. Innamorato, o amante, corrisposto: mi ha confidato di avere il v.; «Vedi tu quello scioccone? Egli è mio vago» (Boccaccio). Raro l’uso al femm., la mia vaga, che può essere inteso come «la mia bella»: questi giovani ... dicono: «Andiamo a ...
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quale
agg. e pron. [lat. qualis]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, singoli elementi (cose, persone, animali, ecc.), o categorie di elementi, in relazione alla qualità per cui si caratterizzano [...] , di beni o di mali? (Leopardi). Ant. come equivalente di un chi interrogativo: Meuccio destatosi disse «Qual se’ tu?» (Boccaccio). b. In interrogazioni indirette: Ahi quanto a dir qual era è cosa dura Esta selva selvaggia (Dante); dimmi quale strada ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...